Il 39enne, nell'aprile 2015 era sfuggito ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Brindisi nei confronti di 6 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, detenzione e cessione in concorso di sostanze stupefacenti. Si tratta dell'indagine denominata 'Man in black' poiche' uno degli arrestati, indicato quale vertice del gruppo, era memorizzato nella rubrica di un complice con il soprannome di 'uomo nero'.
L'inchiesta - condotta da gennaio 2012 a ottobre 2013 dai carabinieri di Francavilla Fontana e di Oria - era scaturita dalla denuncia di un imprenditore edile vittima di una richiesta estorsiva. Stando a quanto era stato appurato, i membri del gruppo criminale oltre a gestire le attivita' estorsive nei confronti di commercianti e imprenditori, avrebbero costituito anche un'articolata rete di vendita al dettaglio di cocaina, eroina, hashish e marijuana a Oria e comuni limitrofi.
Uno degli estorsori, nell'ottobre 2013, aveva minacciato l'imprenditore affinche' fornisse false dichiarazioni all'autorita' giudiziaria in relazione all'episodio estorsivo citato, formulando contestualmente una seconda richiesta estorsiva per un cantiere.
ALFANO: ALTRO SUCCESSO DELLO STATO - "Ogni giorno un successo. Un altro latitante arrestato, un altro successo dello Stato sul crimine organizzato": così il ministro dell'interno Angelino Alfano commenta l'arresto a Barcellona del latitante Fabrizio Russo.
"Grazie a un eccellente lavoro di squadra tra i nostri Carabinieri e la Polizia spagnola - dice Alfano - è stato arrestato, a Barcellona, un giovane esponente della Sacra Corona Unita, Fabrizio Russo, latitante dal 2015. Chi scappa dalla giustizia non può scappare per sempre. La collaborazione tra i Paesi nel comune intento di contrastare la criminalità organizzata rende difficile la vita a chi, anche superando confini italiani, crede di mettersi in salvo".
