L'Unità dimenticata per Roma 1957?

di NICOLA ZUCCARO - Il 17 marzo 1861 nasce il Regno d'Italia. La definizione della forma-Stato che dette nome alla penisola italiana fu dettata dall'unione dei vari regni in cui essa era suddivisa fino alla conclusione delle guerre risorgimentali e d'indipendenza. A 6 anni di distanza dal 150mo Anniversario che nella giornata di giovedì 17 marzo 2011 fu onorato con il rosso sul calendario a seguito di un decreto a firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, questa celebrazione non è stata più inserita nel ristretto novero delle solennità civili segnate in rosso sul calendario e solennemente celebrate lungo l'intera Penisola.

E' festa nazionale il 25 aprile (Liberazione), il 1 maggio ( Lavoro), il 2 giugno (Anniversario della fondazione della Repubblica) ma non il 17 marzo 1861, data nella quale, dopo 2 anni di guerra per l'Indipendenza, fu proclamata l'Unità d'Italia e furono poste le basi per il processo di unificazione nazionale che - secondo un parere espresso a maggioranza da autorevoli esponenti della Storiografia italiana - fu completato nel 1918, con la vittoria della Prima Guerra mondiale da parte delle forze armate italiane comandate dal Generale Armando Diaz.

Perchè in Francia si festeggia, ad esempio, il 14 luglio 1789 quale data fondativa della Nazione francese? E' la domanda alla quale, per una volta, dovranno rispondere le massime cariche dello Stato italiano troppo prese, in questi ultimi giorni, da quell'europeismo di facciata in vista del Sessantesimo Anniversario della firma dei Trattati di Roma, sabato 25 marzo 2017.

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