11 gennaio: a Castellana Grotte la 'Notte delle Fanove'

BARI - Da oltre 300 anni la città di Castellana Grotte celebra nella notte dell’11 gennaio Santa Maria della Vetrana, patrona della città, dedicandole l’accensione di oltre 100 Fanove, maestose cataste di legna (la più grande quest’anno avrà una circonferenza di circa 25 metri mentre l’altezza dei diversi falò andrà da un metro a 10 metri circa) che ardono in tutta Castellana,  dal centro abitato alla più lontana contrada, per ringraziarla del miracolo accordatole, e cioè la liberazione dal flagello della peste.

La manifestazione I Fanove è stata presentata in conferenza stampa questa mattina in Presidenza dall’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia Loredana Capone e dal direttore del Dipartimento Turismo ed Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Aldo Patruno.

“Per noi è importantissimo puntare sulla bellezza di questi eventi organizzati in periodi di allungamento della stagione turistica – ha detto la Capone – e noi volentieri li sosteniamo,  perchè rappresentano l’identità stessa del progetto Puglia 365 e della strategia culturale che stiamo cercando di coltivare. Per anni il turismo in Puglia si è svolto solo nel periodo luglio agosto. Noi invece abbiamo cercato di allungare la stagione turistica e possiamo affermare che oggi i risultati parlano chiaro. Il dinamismo territoriale delle singole comunità contribuisce a spostare l’attenzione turistica anche al resto dell’anno”.

Per la Capone “occorre che si parli di questa Puglia, che è cultura e non turismo speculativo, cultura di comunità e accoglienza del turista. Questo è turismo esperenziale, far vivere al turista la tradizione sin dal 1691 e coinvolgerlo con la sua storia, la sua cultura”.

“Un evento importante che coinvolge l’intera comunità, come in questo caso, è un evento fortemente identitario – ha concluso la Capone – un’amministrazione può fare un grande sforzo, che è anche e soprattutto quello di lavorare sull’accoglienza del turista, ma un evento riesce e porta con sé risultati positivi se se oltre l’amministrazione ci sono i cittadini. E l’adesione della cittadinanza di Castellana Grotte alla costruzione e alla realizzazione di questo evento, è davvero emozionante. Un grazie di cuore a tutti”.

“Questo è un evento importante che coinvolge l’intera comunità, ed è fortemente identitario – ha ribadito il direttore del Dipartimento Aldo Patruno – è un evento che si inserisce perfettamente nella nostra strategia politica Puglia 365.  E tra l’altro si inserisce nel dibattito che si sta svolgendo in consiglio regionale per elaborare una normativa regionale a tutela dei folclori, dei fuochi e dell’acqua. In attesa che questi processi evolvano, noi sosteniamo e accompagniamo i processi di questo tipo sempre secondo un’idea di sistema a rete. E Castellana è inserita in una logica più complessiva di sistema”.

In rappresentanza del comune di Castellana Grotte hanno partecipato il  sindaco  Francesco de Ruvo (“I Fanove costituiscono un esempio di come la cultura, intesa come patrimonio identitario di un paese, possa diventare opportunità per fare turismo esperienziale in un periodo dell’anno considerato di bassissima stagione”), l'assessore alla Cultura Giovanni Sansonetti (“Vorrei sottolineare anche l’importanza dell’olio come elemento di purificazione e di salvezza, ed è proprio il suggerimento di ungersi con l’olio per evitare il contagio che la Madonna della Vetrana dà ai due sacerdoti nel lontano 1691”) e il presidente del Comitato feste patronali Michele Gugliemi, Comitato che da anni svolge un’opera di recupero, consolidamento e rilancio della tradizione popolare e religiosa di Castellana Grotte.

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