Il più grande progetto interattivo sui dialetti italiani mai finanziato


di VITTORIO POLITO - Il dialetto (o i dialetti), sono patrimonio di cultura e saggezza di un ambito territoriale, al punto che secondo alcuni appare sempre più evidente l’identità di una nazione.

Solitamente la lingua dialettale viene parlata da anziani o da persone che non hanno una grande cultura per cui il dialetto viene considerato, a torto, come qualcosa di meno nobile rispetto alla lingua nazionale. Invece è d’obbligo sottolineare che alla stessa stregua della lingua ufficiale, il dialetto serve a comunicare il pensiero di chi lo usa ed ha anche una letteratura importante e interessante. Tutti concordano sul fatto che il dialetto possiede una forza espressiva genuina che non sempre troviamo nella lingua nazionale.

Nell’epoca della globalizzazione, parlare in dialetto può sembrare anacronistico, ma non è così, dal momento che il dialetto fa parte del nostro patrimonio culturale ed è il segno che ci fa dire che apparteniamo ad un certo luogo. Insomma rappresenta il nostro DNA culturale. Amare il dialetto, parlarlo, insegnarlo ai nostri figli, significa amare noi stessi, significa essere possessori di una grande eredità: quella della nostra storia.

Il dialetto fa parte del bagaglio culturale che ognuno di noi porta sulle spalle ed è l’inevitabile distintivo che ci colloca in un certo luogo. Esso, in sostanza rappresenta la nostra la nostra “identità” e contraddistingue la nostra radice

Per questo scopo l’Europa ha sponsorizzato un progetto per la creazione di un Atlante interattivo finalizzato a raccogliere e conservare i dialetti italiani, mettendolo a disposizione di tutti.

Il più grande progetto mai finanziato sui dialetti italiani, in Italia e nelle Americhe, è stato affidato a Roberta D’Alessandro, Professor of Syntax and Language Variation presso l’Università Olandese di Utrecht, che invita tutti a partecipare e contribuire.

Se volete partecipare e non sapete bene come fare, la prof. D’Alessandro ha predisposto un video del quale allego il link, che spiega dettagliatamente cosa fare passo per passo per dare il proprio contributo.

https://www.youtube.com/watch?v=VXLl2HPWdiM

L'atlante, invece, si trova questo indirizzo: https://microcontact.hum.uu.nl/#contributions

Valorizzazione e conservazione, dunque, tanto per i dialetti in suolo italiano quanto per quei dialetti italiani parlati in molte comunità dell’America Latina. Comunità italiane degli stati di Espirito Santo, Santa Catarina, Paranà e Rio Grande do Sul, composte principalmente da emigrati veneti e trentini, parlano dialetti italiani spesso contaminati dal portoghese, come in Italia in molte località si parlano dialetti italiani contaminati dall’italiano standard. Le contaminazioni, tanto quelle del portoghese sui dialetti italiani parlati in Brasile quanto quelle dell’italiano sulla Penisola, sono parte della normale evoluzione linguistica e testimoniano il fatto che la lingua sia viva.

Un Italiano orgoglioso della propria origine nazionale e locale dovrebbe conoscere e parlare l’italiano ed il dialetto sforzandosi di mantenere o raggiungere il bilinguismo che è una delle più grandi ricchezze culturali del nostro Paese.

 Diffondete il video, inviandolo anche ai vostri contatti all’estero.

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