Bari, sequestrati a due pescatori 70 kg di frutti di mare proibiti

Nella prima operazione, compiuta domenica all'interno del bacino grande del porto mercantile del capoluogo pugliese, i militari hanno sorpreso l'uomo mentre pescava con l'ausilio di bombole d'ossigeno, senza segnali in superficie e con la collaborazione di un 31enne, a bordo di un gommone. I due sono stati trovati in possesso di circa 30 kg di tunicati e 15 kg di molluschi (mussoli, noci, ecc.). Immediata la denuncia alla Procura per violazione dell'ordinanza regionale che vieta la pesca e la somministrazione di questo tipo di frutti di mare. I carabinieri, oltre al pescato, hanno sequestrato attrezzatura.
Nella seconda operazione, svolta al largo del capoluogo mercoledì, l'equipaggio della motovedetta ha sorpreso nuovamente lo stesso sommozzatore, che pescava di frodo con mezzi vietati. In questo secondo caso, sono stati recuperati 20 chili di tunicati. I carabinieri hanno sequestrato l'attrezzatura, il pescato e hanno contestato le stesse violazioni di legge accertate la domenica precedente.
Infine, altri due subacquei baresi, di 47 e 48 anni, sono stati sorpresi dopo aver pescato circa 500 ricci. Entrambi, oltre al sequestro dei frutti di mare, delle bombole e degli erogatori, dovranno pagare una sanzione amministrativa di 4mila euro. Al termine di entrambe le operazioni, tunicati, molluschi e ricci di mare, poiché ancora vivi, sono stati rigettati in mare.
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