Maxi truffa al Servizio sanitario nazionale di circa 3,5 mln

I militari della Guardia di finanza hanno arrestato due persone e hanno denunciato altri 15, appartenenti ad un'organizzazione di volontariato che gestiva il servizio “118”.

Una presunta maxi truffa al Servizio sanitario Nazionale, per circa 3,5 milioni di euro, è stata scoperta dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari che hanno arrestato due persone e denunciato altre 17 con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato e riciclaggio. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Bari, ha riguardato un’Associazione di volontariato che gestisce il servizio di emergenza sanitaria «118» a Bari. Secondo i finanzieri, attraverso la prerentazione di bilanci falsi e l’utilizzo di personale e mezzi di altre cooperative per il trasporto dei pazienti, l’associazione avrebbe ottenuto ingenti fondi pubblici dalla Regione Puglia e dal ministero del Lavoro, che poi sarebbero stati dirottati su conti privati degli indagati. La Gdf ha posto sotto sequestro 12 immobili, una settantina di ambulanze e numerosi conti correnti per circa 2 milioni di euro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Isabella Ginefra, hanno riguardato la «Oer Onlus» che gestisce il servizio di emergenza sanitaria «118» ed il trasporto degli emodializzati e del sangue. In totale in cinque anni sarebbero spariti dalle casse della «associazione» – utilizzati per fini personali da alcuni degli indagati – circa 6 milioni di euro. Diciassette soggetti a vario titolo sono stati denunciati per i reati che vanno dalla truffa ai danni dello Stato o Enti pubblici, alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, al riciclaggio. Due di essi, il presidente e l’ex vicepresidente dell’Associazione, sono stati sottoposti ad ordinanza di custodia cautelare di arresti domiciliari, disposta dal giudice Giuseppe De Benedictis. La Procura della Repubblica di Bari ha nominato un amministratore giudiziario dell’Ente Morale per la gestione transitoria del servizio pubblico cittadino.