Bari, nascondeva cocaina nel contatore dell'acqua

(PRIMA) BARI - Nascondeva 25 dosi di cocaina e 5 di eroina nel vano contatore dell’acquedotto. Si tratta di Giuseppe Sicilia, 21enne di Ceglie del Campo, arrestato nel pomeriggio di lunedì nel quartiere periferico barese dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bari San Paolo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di un mirato servizio antidroga, verso le 18, hanno notata un giovane a bordo di un ciclomotore, poi identificato nel Sicilia, il quale, dopo aver prelevato qualcosa da una pensilina lì esistente, ha aperto il vicino sportello del vano contatore dell’acquedotto. Preso un involucro dal suo interno, lo ha riposto sulla stessa pensilina ed andava via. Trascorsi altri dieci minuti, il 21enne è tornata sul luogo e ha ripetuto la stessa operazione, ma con una sostanziale differenza: è stato bloccato dai carabinieri prima di andare via. Sottoposto a perquisizione, i carabinieri hanno trovato nei suoi jeans tre dosi di eroina ed una di cocaina, oltre a 40euro in contanti. Eseguito invece il controllo all’interno del vano contatore, aperto con una chiave trovata in suo possesso, gli operanti hanno rinvenuto altre 25 dosi di cocaina e 5 dosi di eroina, pari a trenta grammi complessivi. Arrestato, il ragazzo è stato poi associato presso la casa circondariale barese. Il ciclomotore, la droga ed il denaro, ritenuto provento dell’illecita attività, sono stati invece sottoposti a sequestro. Il secondo a finire nella rete dei militari con la stessa accusa è stato il 26enne incensurato F.M.. Questa volta, però, ad operare sono stati i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bari Centro. Infatti, sempre nel pomeriggio, durante la perquisizione eseguita all’interno della sua abitazione i militari hanno scovato 75 grammi di hashish nascosti all’interno del comodino della sua stanza da letto ed una pistola risultata poi essere un’esatta riproduzione della Beretta P8000 Cougar, modificata in arma comune. Arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato poi accompagnato presso la propria abitazione per rimanervi agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere anche di detenzione illegale di arma comune da sparo. (PRIMA)