I giovani dicono 'no' alla riforma per le elezioni europee
BARI - Un secco no alla riforma per le elezioni europee, in programma la prossima primavera. E’ quanto affermano i giovani del Pd e dell’Udc, il Movimento federalista europeo, i Circoli Liberal e l’associazione Realtà pugliese. Insieme hanno costituito un comitato per la riaffermazione dei principi di democrazia e libertà del cittadino. Sotto accusa le modifiche, quasi certe ormai, alla normativa che regola l’elezione dei deputati italiani al Parlamento europeo: sbarramento al 5% e abolizione delle preferenze.“Questo significa privare i cittadini di un diritto, di una scelta legittima”, ha esordito Cinzia De Marzo, coordinatrice dipartimento politiche comunitarie del Pd Puglia, “e noi vogliamo che si diffonda una cultura critica generale sulla faccenda”. Che è cominciata due anni fa, quando il precedente governo Berlusconi operò nella stessa direzione a ridosso delle politiche. “Stiamo davvero correndo un grosso pericolo”, ha avvertito Sergio Adamo, coordinatore giovani Udc della Terra di Bari, “il deficit democratico, già esistente, rischia di diventare una totale assenza di democrazia”.
L’intervento del neocomitato non vuole essere un aut aut, ma una proposta concreta. “Ridurre nelle dimensioni i collegi”, ha continuato Adamo, “o istituire quelli uninominali a base provinciale, comunque con una soglia di sbarramento. Ma almeno sono i cittadini a scegliere il loro candidato”.
“Faccio appello a tutti i parlamentari pugliesi affinché intervengano al più presto”, è il monito di Ubaldo Pagano, portavoce del comitato regionale giovani democratici.
C’è chi, invece, è andato ben oltre la questione, vista l’imminente approvazione del testo legislativo. “Bisogna fare in modo che gli stessi partiti restituiscano garanzie democratiche interne alla struttura”, ha sottolineato Ignazio Lagrotta, coordinatore pugliese dei Circoli Liberal, “in questo modo la base ha la concreta possibilità partecipare alle decisioni ed individuare i dirigenti”.
Per questo chiedono interventi urgenti e, soprattutto, grande partecipazione popolare.
Dal canto loro, come promesso da Tobia Binetti di Realtà pugliese, presto organizzeranno incontri con politici e non per ricavarne un confronto costruttivo. Non solo.
Si accettano adesioni per predisporre le prossime mosse in modo da contrastare “queste imposizioni antidemocratiche”. E, così come hanno promesso, non tarderanno ad arrivare.
Danilo Calabrese (tratto da Barilive.it)
L’intervento del neocomitato non vuole essere un aut aut, ma una proposta concreta. “Ridurre nelle dimensioni i collegi”, ha continuato Adamo, “o istituire quelli uninominali a base provinciale, comunque con una soglia di sbarramento. Ma almeno sono i cittadini a scegliere il loro candidato”.
“Faccio appello a tutti i parlamentari pugliesi affinché intervengano al più presto”, è il monito di Ubaldo Pagano, portavoce del comitato regionale giovani democratici.
C’è chi, invece, è andato ben oltre la questione, vista l’imminente approvazione del testo legislativo. “Bisogna fare in modo che gli stessi partiti restituiscano garanzie democratiche interne alla struttura”, ha sottolineato Ignazio Lagrotta, coordinatore pugliese dei Circoli Liberal, “in questo modo la base ha la concreta possibilità partecipare alle decisioni ed individuare i dirigenti”.
Per questo chiedono interventi urgenti e, soprattutto, grande partecipazione popolare.
Dal canto loro, come promesso da Tobia Binetti di Realtà pugliese, presto organizzeranno incontri con politici e non per ricavarne un confronto costruttivo. Non solo.
Si accettano adesioni per predisporre le prossime mosse in modo da contrastare “queste imposizioni antidemocratiche”. E, così come hanno promesso, non tarderanno ad arrivare.
Danilo Calabrese (tratto da Barilive.it)
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