Bari, maltratta e picchia moglie e due figli: arrestato
BARI - ''Non ce la facciamo piu', correte, questa volta ci ammazza per davvero''. Queste le frasi pronunciate al telefono, sull'utenza del 112, nella tarda serata di ieri, da una ragazza disperata. I militari in forza al Nucleo Radiomobile di Monopoli, in provincia di Bari, raggiunto il luogo dal quale era partita la segnalazione, si sono trovati di fronte l'inferno : un uomo che sferrava calci, schiaffi e pugni all'indirizzo di sua moglie e dei suoi due figli. Hanno cercato subito di bloccarlo e riportarlo alla ragione, ma ogni tentativo si e' rivelato sterile in quanto l'uomo ha tentato piu' volte di divincolarsi per continuare a picchiare i suoi congiunti.
Con non poche difficolta', i militari sono riusciti a caricarlo sull'auto di servizio e ad accompagnarlo in caserma. Qui la donna e i suoi due figli, dopo le cure dei sanitari dell'ospedale, hanno sfogato la loro disperazione in un racconto dallo scenario raccapricciante: anni di umiliazioni, maltrattamenti, percosse ad ogni ora del giorno e della notte e sempre per ragioni banali. La donna, che nell'aggressione ha riportato una contusione alla mandibola, ha raccontato di un matrimonio fatto di sofferenza, lacrime e sopraffazione. Stanchi di subire, ieri sera i tre si sono decisi a chiedere aiuto. Per l'uomo di 48 anni, incensurato di Monopoli si sono aperte le porte del carcere di Bari. Dovra' rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Con non poche difficolta', i militari sono riusciti a caricarlo sull'auto di servizio e ad accompagnarlo in caserma. Qui la donna e i suoi due figli, dopo le cure dei sanitari dell'ospedale, hanno sfogato la loro disperazione in un racconto dallo scenario raccapricciante: anni di umiliazioni, maltrattamenti, percosse ad ogni ora del giorno e della notte e sempre per ragioni banali. La donna, che nell'aggressione ha riportato una contusione alla mandibola, ha raccontato di un matrimonio fatto di sofferenza, lacrime e sopraffazione. Stanchi di subire, ieri sera i tre si sono decisi a chiedere aiuto. Per l'uomo di 48 anni, incensurato di Monopoli si sono aperte le porte del carcere di Bari. Dovra' rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.
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