REGIONI: URSO, CRESCITA EXPORT PRIMI 9 MESI RAPPRESENTA RAGGIO DI LUCE
ROMA - ''L'export delle regioni italiane ha tenuto fino all'ultimo, cioe' anche nel terzo trimestre 2008, prima che divampasse la crisi economica mondiale. La crescita del 5% nei primi 9 mesi dell'anno rappresenta un raggio di luce in questa tempesta finanziaria ed economica che sta facendo rallentare l'economia mondiale''. E' quanto dichiara il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, commentando i dati dell'Istat diffusi oggi.
I dati grezzi indicano che nel periodo luglio-settembre 2008, rispetto all'analogo periodo del 2007, l'export del Nord Ovest, e' cresciuto ancora in valore dell'1,7%, quello del Nord Est del 2,2%, quello del Centro e' rimasto stazionario, quello del Sud e' aumentato del 6% e quello delle Isole ha fatto registrare un picco del 35,3%, trascinato pero' dall'apporto eccezionale dei prodotti petroliferi raffinati.
''Le esportazioni del Nord Ovest e il Nord Est - ha proseguito Urso - che quantitativamente rappresentano quasi i 3/4 dell'export nazionale, sono aumentate, rispettivamente, del 5% e del 4,8%. Se i dati dell'export regionale fino a settembre sono confortanti e dimostrano quanto sia diffusa sul territorio nazionale la forza competitiva del made in Italy e dei suoi settori produttivi, molte restano le preoccupazioni per l'ultimo trimestre dell'anno e per il 2009 a causa del crollo della domanda mondiale''.
E' significativo notare che le previsioni diffuse ieri dall'IFO di Monaco segnalino un possibile calo in volume dell'export di beni e servizi della Germania, che e' il piu' importante Paese esportatore del mondo, del 5,7% nel 2009.
''Anche per l'export italiano, dunque, il 2009 non sara' certamente facile, nonostante l'accresciuta capacita' competitiva delle nostre imprese. A livello delle 4 piu' grandi regioni esportatrici, nel periodo gennaio-settembre 2008 sono andate meglio quelle piu' specializzate nella meccanica e nei mezzi di trasporto, cioe' Emilia-Romagna (+6,5%) e Piemonte (+6,8%), rispetto a Lombardia (4,3%) e Veneto (+2,1%), appesantite dalla dinamica meno positiva di altri settori produttivi''.
I dati grezzi indicano che nel periodo luglio-settembre 2008, rispetto all'analogo periodo del 2007, l'export del Nord Ovest, e' cresciuto ancora in valore dell'1,7%, quello del Nord Est del 2,2%, quello del Centro e' rimasto stazionario, quello del Sud e' aumentato del 6% e quello delle Isole ha fatto registrare un picco del 35,3%, trascinato pero' dall'apporto eccezionale dei prodotti petroliferi raffinati.
''Le esportazioni del Nord Ovest e il Nord Est - ha proseguito Urso - che quantitativamente rappresentano quasi i 3/4 dell'export nazionale, sono aumentate, rispettivamente, del 5% e del 4,8%. Se i dati dell'export regionale fino a settembre sono confortanti e dimostrano quanto sia diffusa sul territorio nazionale la forza competitiva del made in Italy e dei suoi settori produttivi, molte restano le preoccupazioni per l'ultimo trimestre dell'anno e per il 2009 a causa del crollo della domanda mondiale''.
E' significativo notare che le previsioni diffuse ieri dall'IFO di Monaco segnalino un possibile calo in volume dell'export di beni e servizi della Germania, che e' il piu' importante Paese esportatore del mondo, del 5,7% nel 2009.
''Anche per l'export italiano, dunque, il 2009 non sara' certamente facile, nonostante l'accresciuta capacita' competitiva delle nostre imprese. A livello delle 4 piu' grandi regioni esportatrici, nel periodo gennaio-settembre 2008 sono andate meglio quelle piu' specializzate nella meccanica e nei mezzi di trasporto, cioe' Emilia-Romagna (+6,5%) e Piemonte (+6,8%), rispetto a Lombardia (4,3%) e Veneto (+2,1%), appesantite dalla dinamica meno positiva di altri settori produttivi''.
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Economia