Vendola nomina gli assessori. Palese: "In continuità con gli sprechi"
PALESE: GIUNTA VENDOLA IN CONTINUITA' CON SPRECHI
''Quella presentata oggi e' una giunta che malauguratamente e' in assoluta continuita' con i primi cinque anni di Governo Vendola''. Esordisce cosi' Rocco Palese del centro destra, commentando il nuovo esecutivo Vendola. ''E' all'insegna dello spreco di denaro pubblico con un ricorso esagerato, ingiustificato e indiscriminato agli assessori esterni, ben 7, che costeranno -dice Palese - ai cittadini pugliesi oltre otto milioni di euro nei prossimi 5 anni. Vendola quindi fa aumentare ancora i costi della politica in Puglia rivelandosi privo del senso della misura.
Che Dio ce la mandi buona, speriamo di non dover continuare a pagare tasse regionali per altri 30 anni. Ma dobbiamo prendere atto che evidentemente debiti, tasse, aumento dei costi della politica non contano per gli oltre un milione di cittadini pugliesi che hanno riconfermato Vendola Presidente.
A farne le spese saranno, purtroppo - conclude Palese - i nostri e i loro figli e nipoti''.
LOSAPPIO: PARITA' GENERE FATTO PIU' SIGNIFICATIVO
"I primi commenti del Pdl sulla nuova Giunta ignorano il fatto piu' significativo e dirompente: la parita' di genere come criterio guida della sua composizione''. Lo afferma il consigliere regionale pugliese, Michele Losappio (Sel), circa la formazione della nuova giunta Vendola.
''La cosa non sorprende - prosegue - trattandosi dello stesso partito che e' al centro del gossip e degli scandali sulle candidature e sulle carriere in politica di ''veline'' e amiche del presidente del Consiglio. Va dunque rimarcato come si sia di fronte a scelte mai praticate in Regione, innovative quanto dirompenti: dare pieno riconoscimento all'elettorato femminile anche li' dove la declinazione al maschile della politica rende piu' arduo, se non impossibile, la valorizzazione e perfino l'accesso alle donne.
Le critiche dell'opposizione si concentrano invece sui costi degli assessori esterni il cui numero, peraltro, non e' cambiato. La spesa - aggiunge Losappio - e' comunque inferiore a quanto dovremo pagare sui bond a causa della scarsa dimestichezza di Palese con la lingua inglese ed al suo affidarsi alla finanza creativa di Tremonti, per non dire delle conseguenze dello Statuto e della legge elettorale della destra con il conseguente pasticcio dei 70 o 78 consiglieri. Del resto basterebbe un articolo di legge per stabilire un tetto, come si e' fatto in Liguria, agli emolumenti degli assessori esterni e risolvere il problema.
Resta infine da verificare la funzionalita' della redistribuzione delle deleghe. Per alcune siamo davanti a scelte innovative e significative; per altre (vedi lo scorporo fra Lavoro e Formazione professionale) - conclude - andra' monitorata la congruita' con le normative europee e le esigenze delle fasce sociali piu' deboli e in sofferenza''.
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