Trapianti, in arrivo nuova immunoglobina contro epatite B

ROMA. La ricerca medica ha messo a punto una nuova opportunita' terapeutica per prevenire la reinfezione da virus dell'epatite B (HBV) in pazienti sottoposti a trapianto di fegato per insufficienza epatica provocata dal virus stesso: si tratta di una immunoglobulina autosomministrabile sottocuteE qui la fine del post. L'annuncio e' stato dato oggi in occasione del Congresso nazionale della Sisqt (Societa' italiana per la sicurezza e la qualita' dei trapianti).
L'immunoglobina sarà somministrabile una volta a settimana, in modo indolore e assolutamente autonomo. Al contrario, i trattamenti finora disponibili implicavano il trasferimento in ospedale, come nel caso della somministrazione endovenosa (EV), o comunque l'assistenza domiciliare, come nel caso della somministrazione intramuscolo (IM).
Il trattamento con la nuova immunoglobulina comincia dopo il trapianto di fegato: una volta stabilizzati i livelli di anticorpi nel sangue e dopo essere stato addestrato, il paziente puo' continuare il trattamento in completa autonomia, con iniezioni sottocute 1 o 2 volte a settimana (per I pazienti sopra I 75 kg).
L'Italia si attesta ormai come uno dei maggiori paesi al mondo per il numero di trapianti di organo effettuati (per milione di popolazione): 3.163 nel solo 2009 con un incremento pari al 10,7% rispetto al 2008.


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