Manovra, Fitto: "Intesa lontana senza ripensamento governatori"

ROMA. ''Se le posizioni dei governatori rimangono tali e' impossibile scovare spazi per una soluzione largamente condivisa''. Lo sostiene il ministro Raffaele Fitto in relazione all'aspro confronto in corso tra presidenti di Regioni e Palazzo Chigi sui tagli per le Regioni previsti nella manovra. ''I presidenti devono capire necessariamente - spiega Fitto in un'intervista - che questa non e' una manovra economica uguale alle altre ma e' straordinaria e obbligata'' e quindi le Regioni ''devono muoversi dentro i tagli e non possono richiedere aperture impossibili''.
In mattinata il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, parlando con i giornalisti all'ingresso dell'incontro annuale della Consob a Milano, aveva affermato che ''il fronte dei governatori e' unito e compatto'', e da parte del premier Silvio Berlusconi ''la porta e 'spalancata'' alle problematiche avanzate sulla manovra".
A proposito della lettera inviata da cinque governatori del Pdl del sud Italia, Formigoni ha negato che ci siano divergenze con gli altri presidenti di Regione. ''Stanno rilasciando dichiarazioni spiegando che e' sbagliata questa interpretazione ridicola di chi tenta di dividerci. Il fronte dei governatori - assicura Formigoni - e' unito e compatto nel chiedere un cambiamento sostanziale della manovra. Questi cinque governatori del sud segnalano, in unita' con noi, problemi ulteriori avendo a che fare con una situazione dissestata delle loro Regioni che hanno ereditato.