Bari, pseudonecrologi su vetrine negozi del murattiano

di Michele Tedesco
Se si vive la città al di fuori degli “orari di ufficio”, è assai facile rendersi conto della grande varietà di personaggi e situazioni in cui si può incappare. Di sicuro, non saranno sfuggiti ai baresi più mattinieri, alcune curiose affissioni “appiccicate” sulle vetrine di alcuni negozi del centro città. Non assai distanti dall’impostazione grafica di un necrologio, i manifesti, arrecanti i loghi della Provincia di Bari, della Confesercenti e della Camera di Commercio, ma non il timbro dell’ avvenuto pagamento della tassa di affissione, assai minacciosamente recitavano: “Citta di Bari / Attività sottoposta a Osservazione Preventiva / Autorizzazione lasciata dalla T&T Italia - Sezione Distaccata Nucleo Investigativo TE / Art.4 Reg. Attuativo PE 2010 / Bari, lì 30/08/10”. Il significato dello scritto rimasto oscuro per un pò ai più. Si è trattato, in realtà, di una trovata pubblicitaria di un’ azienda operante nel settore del Customer Marketing della Provincia di Teramo, che, dopo aver individuato gli esercizi commerciali più in vista della città, ha deciso di offrire i propri servizi di ampliamento e consolidamento del portafoglio clienti ai titolari di suddetti negozi con una metodica poco convenzionale. Tanta è stata la curiosità dei passanti, quasi proporzionata alla rabbia degli esercenti, che hanno provveduto, dopo gli adeguati “scongiuri”, a rimuovere la discutibile e poco comprensibile reclame. Almeno oggi, nei bar, tra un cornetto e un cappuccino, non si è parlato esclusivamente di calcio.