LA RECENSIONE / Mine vaganti

di Giuseppe De Feudis voto: 7
Ferzan Ozpetek, regista e cosceneggiatore dei pluripremiati “Le fate ignoranti”, “La finestra di fronte”, “Saturno contro” si cimenta in un nuovo lavoro molto apprezzato dal pubblico e dalle varie giurie di festival cinematografici. Avvalendosi di un bel cast, da Ennio Fantastichini (il padre meridionale) ad Elena Sofia Ricci (la zia stravagante), da Ilaria Occhini (la saggia nonna) a Nicole Grimaudo (la manager ammaliante) e Lunetta Savino (la mamma protettiva), da Alessandro Preziosi a Riccardo Scamarcio (rispettivamente il fratello maggiore e minore), il regista di Istanbul tratta il tema della famiglia e dell’omosessualità con toni ironici e perlustrativi dell’animo umano.
Due fratelli, consci della loro omosessualità, decidono di svelare il loro segreto alla loro famiglia di stampo fortemente meridionale.
Un passo inaspettato porta a scatenare una serie di vicissitudini, prevedibili e meno, che coinvolgono genitori, figli e amici vari in un un contesto, quello del profondo sud, che tiene ancora molto alla formazione del nucleo familiare composto da uomo e donna.
Accattivante e riflessiva, questa pellicola riesce a farsi apprezzare dal pubblico e farsi lodare, confermando, ancora una volta, la destrezza del ottimo Ozpetek.