Casini: "Berlusconi vada al Sud, non da Putin e Gheddafi"

CHIANCIANO (SIENA). Berlusconi ''frequenti di piu' il Sud e vada alla Fiera del Levante piuttosto che alle corti di Putin e Gheddafi dove non c'e' nulla da imparare''. E' uno dei passaggi dell'intervento di Pier Ferdinando Casini a conclusione della festa dell'Udc a Chianciano nel quale il leader dell'Unione di Centro attacca il premier per gli apprezzamenti nei confronti del premier russo e per la visita di quello libico a Roma.

"VOTO FUGA DA RESPONSABILITÀ, MA SIAMO PRONTI" - Andare alle elezioni anticipate «riteniamo sia una fuga dalle responsabilità di chi due anni fa poteva contare su 100 deputati in più e oggi si ritrova nella condizione del governo Prodi», ma «se qualcuno pensa che il cammino ci spaventi, diciamo che siamo pronti come non mai alle elezioni anticipate». Lo afferma il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, a conclusione della Festa del suo partito. Quanto alle alleanze e al rapporto con Gianfranco Fini, Casini sottolinea: «Noi continuiamo nella nostra strada. Ci presentiamo così come siamo, il problema di Fini è un problema di Fini». Quanto al premier quanto dice sono «tutte sciocchezze»: a partire dai sondaggi secondo i quali Pdl e Lega sono oltre il 50 per cento. Secondo il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, sono «sondaggi taroccati». «Gli italiani - dice - iniziano a capire quella che è una bolla mediatica che ogni giorno si amplifica di nuove sciocchezze», come quella di Gheddafi «che arriva qui facendo uno show di cui c'è da vergognarsi».

"MAI A SINISTRA, SOLO AL CENTRO" - «Se le provocazioni di Berlusconi mirano a farmi andare a sinistra, mi dispiace non ci cado. Noi stiamo deve stiamo, noi andiamo dritti al centro perchè siamo convinti che l'Italia debba cambiare e queste sono solo buffonate». Pier Ferdinando Casini risponde così in contemporanea a Silvio Berlusconi che sta parlando alla festa dei giovani del Pdl chiamando ancora una volta i centristi in causa. «Noi siamo orientati a candidarci così come siamo», dice Casini spiegando che l'intenzione dei centristi è quella di andare da soli. Quanto sta capitando a Gianfranco Fini o al Pd, dice, «non ci riguarda. Il problema di Fini riguarda lui. Noi continuiamo nella nostra linea che si è dimostrata giusta. Noi riteniamo di essere la forza determinante per la prossima legislatura. Siamo convinti che un'opposizione che faccia leva sul dipietrismo non sia credibile per noi». «Noi dovevamo essere i capponi che dovevano essere spennati due anni fà - conclude - noi, invece, siamo ancora vivi e vegeti dimostrando di essere l'unica forza politica credibile».