Crisi, Cgia Mestre: 5000 disoccupati in più in provincia di Bari

ROMA. Crescere l'''esercito'' dei senza lavoro nonostante i timidi segnali di ripresa registrati in queste settimane. A denunciarlo e' la Cgia di Mestre che ha messo a confronto il tasso di disoccupazione delle province con le previsioni occupazionali fatte dagli imprenditori italiani nell'indagine conoscitiva elaborata da Excelsior-Unioncamere.''A fronte di 802.160 nuove assunzioni previste nel 2010 - esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - sono ipotizzati, sempre quest'anno, anche 980.550 licenziamenti. Pertanto, il saldo sara' pari a -178.390.
Rispetto al 2009, secondo le stime del ministero dell'Economia, il tasso di disoccupazione nazionale dovrebbe aumentare di quasi un punto attestandosi all''8,7%. Se queste cifre saranno confermate, i disoccupati saranno circa 2.200.000. Grave la situazione nelle grandi citta' del Sud: Napoli, Bari e Catania vedranno aumentare sensibilmente il numero dei senza lavoro. Male anche le grandi roccaforti dell'industria manifatturiera del Nord, come Torino, Brescia, Bergamo e Treviso'.

BOLLINO ROSSO PER LA PROVINCIA DI BARI - Da bollino rosso, invece, il quadro occupazionale di un'altra grande provincia del Sud: Bari. Con un tasso di disoccupazione che l'anno scorso era dell'11,1%, il saldo previsto quest'anno sara' pari a -4.320. Preoccupante anche la situazione di Catania. La provincia etnea registrera' un saldo pari a -2.550 che si ''inserira''' in uno scenario lavorativo molto pesante. Infatti, il tasso di disoccupazione nel 2009 era pari all'11,3%.