Nucleare, Decaro: "In Puglia nè centrali nè depositi". Palese: "Inutile allarmismo"

BARI. ''In Puglia ne' centrali ne' depositi''. Sono le affermazioni del capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, che invita il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saia ''a realizzarne deposito di scorie nucleari sotto la sua abitazione, magari con bar e piscina, per festeggiare ogni ricorrenza e fare bagordi con gli amici fino all'alba''. Dopo le dichiarazioni di Saia, secondo il quale i depositi di scorie sarebbero ''luoghi vivi e non un cimitero'', secondo Decaro ''si comincia a delineare l'oscuro disegno del governo. Infatti la Sogin, la societa' controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, ha individuato al confine tra Puglia e Basilicata uno dei luoghi ideali ad accogliere le scorie nucleari''.
''Per rassicurarci - sottolinea in una nota l'esponente Pd - Saia ha anche aggiunto che la decisione non l'abbiamo ancora presa. Vogliamo darvi un consiglio: per il bene di tutti questa decisione non prendetela mai''.
''Del resto, sulla pericolosita' delle scorie nucleari - aggiunge - e' d'accordo anche Berlusconi. Il premier, infatti, in una sua dichiarazione, avrebbe detto: 'Le scorie nucleari? Le metterei a Macherio', dove ha sede l'amatissima dimora della ex first lady Veronica Lario''.
''E poi, viste le proprieta' benefiche riconosciute nei depositi di scorie dal sottosegretario Saia - conclude Decaro - perche' non proviamo a metterli nei cimiteri per resuscitare i morti? Ultimo suggerimento: fate un favore a noi questa volta e cancellate la Puglia non solo dai siti indicati dalla Sogin, ma dalla cartina dell'Italia. Perche' siamo noi a vergognarci di essere governati da persone che si prendono gioco dei cittadini, definendo vivo quello che addirittura e' riduttivo chiamare cimitero''.
Intanto sulla questione interviene anche il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che ricorda al governo nazionale che ''la moratoria nucleare condivisa nel dicembre scorso dall'intero parlamento pugliese''. ''In un Paese normale", prosegue Introna, "la lista dei siti per le scorie nucleari sarebbe redatta d'intesa con le Regioni, non secretata nella cassaforte di una societa' per azioni''.
''Intervengo - dichiara il presidente - a nome dell'Assemblea legislativa che il 4 dicembre 2009 ha approvato all'unanimita' una legge regionale che preclude l'installazione in Puglia di centrali nucleari e depositi di rifiuti radioattivi. Nonostante la posizione univoca espressa in materia sulla testa di questa Regione continuano ad essere assunte decisioni. E' un modo medioevale di fare politica, che discrimina tra livelli di responsabilita' maggiori e minori e irride qualsiasi principio di sussidiarieta', in barba al tanto proclamato federalismo, alla prova dei fatti piu' annunciato che applicato''.
''Se i cinquantadue territori che si prestano ad ospitare localizzazioni di stoccaggio sono all'oscuro delle scelte, e' dimostrato - osserva Introna - che su questioni che riguardano direttamente le popolazioni ci sono poteri decisionali che sovrastano quelli piu' vicini alla gente''.
Mentre il Paese e' ancora sprovvisto di un piano energetico nazionale, la Puglia offre alla produzione italiana di energia un contributo che va oltre il fabbisogno regionale.
''Paradossalmente, in cambio di questo apporto - fa notare il presidente Introna - la Regione, che ha adottato invece la sua programmazione in materia, aspetta ancora di conoscere dal governo Berlusconi quale dovrebbe essere il suo contributo alla bolletta energetica. Non sappiamo chi stabilisce il numero delle centrali nucleari, non abbiamo voce ne' presenza su tavoli dai quali dipende il futuro della nostra comunita'''.
A stretto giro di posta la reazione del capogruppo Pdl in Consiglio regionale Rocco Palese. "Riecco la sterile polemica e l'inutile allarmismo della sinistra pugliese sull'ipotesi di nucleare nella nostra regione'', afferma il politico salentino.
''Il Governo Berlusconi finora - aggiunge - ha dimostrato di mantenere sempre gli impegni assunti con i cittadini. E l'impegno a non localizzare in Puglia alcun sito nucleare ne' di stoccaggio, e' stato assunto proprio a Bari a maggio 2009 direttamente dal Presidente Berlusconi e nel settembre successivo in Fiera dal ministro dello Sviluppo Economico".
"Il Pdl e il Governo nazionale - ribadisce Palese - non hanno alcuna intenzione di fare della Puglia un sito nucleare: lo abbiamo dimostrato votando tutti insieme in Consiglio una Legge che lo ribadisce e sanno anche le pietre che la Puglia gia' contribuisce al fabbisogno energetico nazionale, producendo l'87% di energia in piu' rispetto a quella che le consente di essere autonoma".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto