Sanza: Udc unico erede del popolarismo democristiano

BARI. “Berlusconi distingue fra maggioranza di governo e Pdl. Per accontentare il ministro per l’Attuazione del Programma, Rotondi, concede meriti al governo per i risultati conseguiti, mentre fa autocritica sull’immagine offerta dal Pdl per degli errori commessi“. Lo ha detto Angelo Sanza, coordinatore regionale dell’Unione di Centro pugliese, parlando ad un’assemblea di militanti Udc della Bat.“Se fosse vera questa riflessione – continua Sanza – sarebbe come dare ragione a Fini di aver lasciato il Pdl. La verità è che Pdl e governo non possono che essere la stessa cosa in quanto il presidente del partito è anche premier e ben due coordinatori del partito su tre (La Russa e Bondi) sono membri autorevoli del governo. Siamo di fronte a comiche che gli Italiani non hanno più voglia di assistere. Così come è una comica pensare di immaginare il Pdl come una nuova Democrazia cristiana. Il Pdl non non può essere il motore del popolarismo in quanto questo partito non potrà mai somigliare ad un lontano parente della Dc, infarcito com’è di populismo e privo di qualsiasi regola democratica. Costruire un Pdl forte perchè diventi l’erede della Democrazia cristiana grazie al contributo del movimento di Rotondi è un sogno andato perduto. La tradizione parlamentare di questo Paese deve molto al senso di moderazione presente grazie al contributo dei democratici cristiani per raggiungere un giusto equilibrio tra le legittime esigenze del potere e i diritti di coloro che sono soggetti attivi di democrazia”.
“I valori della dottrina sociale cattolica sono assenti nella politica del governo. Un residuo di democristianità nel Pdl non avrà certamente la forza perchè il governo possa attuare un ‘piano per la vita’, misure per favorire la natalità e aiuti per le famiglie italiane”.

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