Sarah Scazzi, il cerchio della procura si stringe sulla cugina e gli amici
di Roberta Calò
Il giallo su Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana scomparsa lo scorso 26 agosto, si infittisce. Le indagini miravano inizialmente allo sconosciuto 30enne con cui la minorenne chattava su Facebook e in seguito a un’eredità di 100mila euro di cui la mamma avrebbe beneficiato. Ora il cerchio s’allarga.
> Sarah litigò con cugina per un ragazzo prima di scomparire
Lo zio, Michele Misseri, dichiara di aver ritrovato il cellulare della nipote nel campo d’ulivi di un compaesano dove lui stava lavorando, poco distante dal luogo della scomparsa. Nel campo erano state appiccate le fiamme per ripulire il terreno dalle sterpaglie prima che l’uomo si accorgesse del cellulare. La zona, in prossimità della provinciale 141 che collega Avetrana a Maruggio, era stata già controllata invano dalle forze dell’ordine settimane addietro. L’apparecchio ritrovato privo di scheda telefonica, di batteria e lievemente bruciato, è stato consegnato ai carabinieri dall’uomo; costui ha dichiarato a News Mediaset: ”Adesso la gente dirà… proprio lo zio lo doveva trovare? Ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno, però purtroppo si è saputo lo stesso”. Ha inoltre affermato: ”mia figlia mi ha detto di portarlo subito a casa”.
La figlia di Michele Misseri, Sabrina, doveva andare a mare con sua cugina Sarah proprio il giorno della scomparsa. Ieri il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, ha interrogato la ragazza per cinque ore e ha riascoltato altri amici per cercare di far luce sulle eccessive coincidenze.
Intanto, la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, sostiene: “Se dovessi escludere una persona io escluderei proprio mio cognato, lui non c'entra niente” e a Mattino Cinque ha affermato:” Credo che questo telefonino sia un indizio per le indagini e che possa portare ad alcune soluzioni”.
Il giallo su Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana scomparsa lo scorso 26 agosto, si infittisce. Le indagini miravano inizialmente allo sconosciuto 30enne con cui la minorenne chattava su Facebook e in seguito a un’eredità di 100mila euro di cui la mamma avrebbe beneficiato. Ora il cerchio s’allarga.
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Lo zio, Michele Misseri, dichiara di aver ritrovato il cellulare della nipote nel campo d’ulivi di un compaesano dove lui stava lavorando, poco distante dal luogo della scomparsa. Nel campo erano state appiccate le fiamme per ripulire il terreno dalle sterpaglie prima che l’uomo si accorgesse del cellulare. La zona, in prossimità della provinciale 141 che collega Avetrana a Maruggio, era stata già controllata invano dalle forze dell’ordine settimane addietro. L’apparecchio ritrovato privo di scheda telefonica, di batteria e lievemente bruciato, è stato consegnato ai carabinieri dall’uomo; costui ha dichiarato a News Mediaset: ”Adesso la gente dirà… proprio lo zio lo doveva trovare? Ho detto ai carabinieri di non dire niente a nessuno, però purtroppo si è saputo lo stesso”. Ha inoltre affermato: ”mia figlia mi ha detto di portarlo subito a casa”.
La figlia di Michele Misseri, Sabrina, doveva andare a mare con sua cugina Sarah proprio il giorno della scomparsa. Ieri il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio, ha interrogato la ragazza per cinque ore e ha riascoltato altri amici per cercare di far luce sulle eccessive coincidenze.
Intanto, la madre di Sarah, Concetta Serrano Spagnolo, sostiene: “Se dovessi escludere una persona io escluderei proprio mio cognato, lui non c'entra niente” e a Mattino Cinque ha affermato:” Credo che questo telefonino sia un indizio per le indagini e che possa portare ad alcune soluzioni”.
