Omicidio Meredith, Amanda Knox in aula tesa e preoccupata

PERUGIA. E' apparsa tesa, smunta, preoccupata, Amanda Knox stamani al suo arrivo nell'Aula degli Affreschi dove da oggi ha preso il via il processo davanti alla Corte d'assise di appello di Perugia per lei e il suo ex fidanzato, Raffaele Sollecito, condannati in primo grado a 26 e 25 anni di carcere per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Dopo di lei ha fatto il suo ingresso in aula Raffaele, apparentemente piu' sereno, con uno sguardo sorridente. Capelli piu' lunghi rispetto all'ultima volta che lo studente di Giovinazzo era stato ripreso dalle telecamere, un maglione chiaro a collo alto, pantaloni marroni e un giaccone rosso. Dopo aver salutato i suoi avvocati si e' seduto al primo banco dell'Aula degli Affreschi, davanti alla Corte d'assise di appello che dovra' giudicarlo. A pochi metri di distanza lei, Amanda. Un pullover azzurro con il cappuccio, pantaloni scuri, capelli corti, sfilati, e il viso teso. Tra i due ragazzi qualche sguardo, un saluto fugace e qualche frase bisbigliata.
"Tutto ok?", "Ok". In aula anche il padre di Raffaele, l'urologo Francesco Sollecito, rimasto sempre accanto al figlio fin dalle prime battute della vicenda.

GLI AMICI - Seduti tra i banchi il patrigno di Amanda, Chris, e l'amica del cuore, Madison Paxton, arrivati in Italia dall'America. Piu' volte la ragazza di Seattle ha cercato il loro sguardo. A Madison la Knox ha sorriso, e ha mandato un bacio con la mano. "Amanda tiene duro, come volete che stia?", ha detto la Paxton ai giornalisti. In aula anche Patrick Lumumba, il musicista congolese che nelle fasi iniziali delle indagini sull'omicidio di Meredith Kercher, venne arrestato dalla polizia proprio a seguito delle dichiarazioni della Knox, che lo aveva indicato come l'autore dell'atroce delitto. Scagionato da ogni accusa e tornato in liberta', in primo grado la sua accusatrice e' stata condannata anche per il reato di calunnia e ora Patrick e' pronto a costituirsi parte civile anche nel processo di appello.

L'UDIENZA - Nell'udienza durata soltanto una manciata di minuti e poi rinviata all'11 dicembre prossimosono state stabilite le date delle prossime udienze: il 18 dicembre e, dopo la pausa natalizia, il 15 gennaio 2011. Quello appena iniziato si preannuncia ancora una volta, infatti, come un processo mediatico, con 150 giornalisti accreditati e una sala stampa allestita in un'altra ala del Tribunale collegata via video con l'Aula degli Affreschi.