Sarah, i giudici credono a Michele Misseri

TARANTO. I giudici del tribunale del Riesame di Taranto, nelle 54 pagine con la quali hanno motivato il perché Sabrina Misseri deve rimanere in carcere con la pesante accusa di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi, spiegano che Michele Misseri, durante gli interrogatori nei quali ha fornito versioni differenti del delitto prima di arrivare a quella definitiva, ha patito un grande 'travaglio'.
> Misseri dice tutta la verità su Cosima?
> Il Riesame: Sabrina uccise perchè ossessionata da Ivano

LE DIFFERENTI VERSIONI - 'Le differenti versioni - scrivono i magistrati - non sono sintomatiche di inattendibilità bensi' espressione del travaglio necessario per giungere, riferendo la verità dei fatti, ad abdicare all'impegno assunto con la figlia di tenerla immune da ogni responsabilità'. Secondo i componenti della prima sezione del riesame, se 'Misseri fosse realmente il turpe assassino della nipote, volenteroso di restare impunito per quanto fatto', 'non è davvero comprensibile perchè, invece di rimanere in attesa dell'evoluzione delle indagini (che verosimilmente non avrebbero condotto a nulla) e al contempo di far sparire qualunque traccia che potesse ricondurlo ai fatti, abbia conservato il telefono cellulare e le chiavi di casa di Sarah; si sia spontaneamente offerto agli inquirenti facendolo ritrovare; e, quindi, abbia confessato l'omicidio facendone ritrovare il corpo'. Cosi' come, 'laddove si voglia ritenere che cerchi l'impunità accusando calunniosamente la figlia, non si capisce in alcun modo perchè non lo abbia fatto immediatamente'. Secondo il tribunale, la spiegazione è che Misseri - uomo dalla 'personalita' assolutamente mite - si era impegnato con la 'figlia prediletta' a tenerla 'immune da ogni responsabilità'. Una tesi sostenuta da 'riscontri estrinseci di natura oggettivà, come il fatto che Misseri 'non è stato autonomamente in grado di riproporre azioni di strangolamento compatibili con l'impronta-solco riscontrata sul collo della Scazzi', e 'riscontri individualizzati', come le dichiarazioni di alcuni testimoni.

I NUOVI INTERROGATORI - Si è concluso dopo oltre quattro ore l'interrogatorio nel corso del quale Valentina e Cosima Misseri hanno fatto dichiarazioni spontanee ai carabinieri che seguono il caso Scazzi. Le due donne, erano entrate intorno alle 17,30 al comando provinciale dei carabinieri di Taranto e ne sono uscite poco prime delle 23. Le due donne - a quanto e' dato sapere - hanno voluto far notare agli inquirenti che anche stamani, durante la visita in carcere, hanno trovato il loro congiunto, Michele Misseri, in condizioni psico-fisiche tutt'altro che buone. Quindi, hanno voluto nuovamente esprimere perplessità sulla credibilità delle dichiarazioni rilasciate dall'uomo, che accusa la figlia Sabrina di aver ucciso la piccola Sarah Scazzi.

LE PRESSIONI SU MISSERI - Cosima e Valentina avrebbero anche espresso perlessità sulla strategia finora seguita dal difensore di Michele Misseri, al quale già in passato hanno chiesto di revocare l'incarico al difensore d'ufficio, avv. Daniele Galoppa. Quindi ennesimo tentativo delle donne di casa Misseri di continuare a fare pressioni sul marito, che ricordiamo la settimana scorsa, proprio prima dell'incidente probatorio non ha voluto incontrare i familiari, per non subire pressioni di alcun tipo. Michele Misseri, è un uomo solo, che nella vita ha sempre e solo lavorato, non ricevendo in cambio un minimo d'affetto.

FORSE MICHELE SUCCUBE DI 3 DONNE - Ma quello che emergerebbe da questo spaccato di storie e che lo stesso Misseri, sarebbe succube delle donne di casa Misseri. Queste ultime ogni volta che vanno in carcere a trovarlo, ricevono lamentale dal loro congiunto, che però poi puntualmente racconta altro a investigatori e inquirenti. La paura di Michele verso queste donne è reale? E quindi davanti a loro per paura di ritorsioni racconta la sua versione per tenerle buone. Oppure in realtà le cose stanno come dicono Cosima e Valentina, è quindi sul contadino di Avetrana sono state fatte pressioni psicologiche? Agli inquirenti altri due quesiti per risolvere il giallo di Avetrana.