Aggiotaggio: procura di Trani apre inchiesta su agenzia rating Moody's
TRANI. La procura di Trani avrebbe aperto una inchiesta per aggiotaggio e 'market abuse' (manipolazione del mercato) nei confronti dell'agenzia di rating internazionale Moody's per avere diffuso informazioni false o non del tutto vere con l'effetto di fare crollare in borsa il mercato dei titoli italiani. L'inchiesta riguarda giudizi che Moody's espresse sul sistema bancario italiano e sarebbe partita in seguito ad una denuncia di Adusbef e Federconsumaori. In seguito a quei giudizi vi fu un crollo dei titoli italiani in borsa.
Nel registro degli indagati il pm Michle Ruggiero ha iscritto il legale rappresentante della società , Ross Abercromby.
GIUDIZI SOSPETTI - Sotto la lente d'ingrandimento della procura sono le operazioni dell'agenzia del 6 maggio scorso, quando Moody's diffuse intorno alle 11.15 via Internet comunicati riassuntivi di un precedente report in cui esprimeva giudizi sul sistema italiano definito "a rischio", come quello di altri paesi dell'Eurozona, perché contagiato dalla crisi finanziaria della Grecia. Giudizi che le altre agenzie mondiali di rating e la Banca d'Italia si affrettarono a definire imprudenti o infondati. Ma è allora, secondo quanto denunciano le associazioni di consumatori, che i titoli italiani crollarono in Borsa con una perdita tra il 4 e il 7 per cento. Questo particolare non è sfuggito alla procura tranese che ora indaga.
Nel registro degli indagati il pm Michle Ruggiero ha iscritto il legale rappresentante della società , Ross Abercromby.
GIUDIZI SOSPETTI - Sotto la lente d'ingrandimento della procura sono le operazioni dell'agenzia del 6 maggio scorso, quando Moody's diffuse intorno alle 11.15 via Internet comunicati riassuntivi di un precedente report in cui esprimeva giudizi sul sistema italiano definito "a rischio", come quello di altri paesi dell'Eurozona, perché contagiato dalla crisi finanziaria della Grecia. Giudizi che le altre agenzie mondiali di rating e la Banca d'Italia si affrettarono a definire imprudenti o infondati. Ma è allora, secondo quanto denunciano le associazioni di consumatori, che i titoli italiani crollarono in Borsa con una perdita tra il 4 e il 7 per cento. Questo particolare non è sfuggito alla procura tranese che ora indaga.
