Mafia a Taranto: sequestrati a clan Florio beni per 1 mln

TARANTO. Sequestrati stamane dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Taranto beni immobili e quote societarie per oltre un milione di euro, riconducibili al Clan Florio, sulla scia dell'inchiesta, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, che lo scorso 12 ottobre porto' all'arresto di 47 persone (operazione 'Scarface'). Gli accertamenti di natura patrimoniale si sono concentrati su quegli indagati risultati acquirenti o intestatari di beni oggetto di attivita' criminale, anche e soprattutto in confronto all'esiguita' delle loro condizioni reddituali. In pratica si tratta degli intestatari fittizi.

LE INDAGINI - Partendo dalle indagini sulle truffe di ingente valore ai danni di banche e societa' finanziarie, indotte ad erogare mutui ipotecari per l'acquisto di immobili, gli agenti sono risaliti al cospicuo patrimonio di case e quote societarie riconducibile a diversi indagati, molti dei quali (Giuseppe Florio, Vincenzo Romano, Massimiliano Gargiulo, Salvatore De Vincentis, Carmelo Savino, Cristian Giudetti) avevano agito, secondo gli inquirenti, avvalendosi della forza determinata dall'appartenenza ad un'associazione di stampo mafioso. Cosi' e' stato chiesto il sequestro preventivo dei beni con la duplice finalita' di impedirne l'alienazione, quindi la dispersione, e di consentirne l'eventuale confisca.

IL SEQUESTRO - Su richiesta del pubblico ministero della Dda, Lino Giorgio Bruno, il gip del Tribunale di Lecce, Antonia Martalo', ha disposto il sequestro di 14 unita' immobiliari per uso abitativo situate nel comune di Taranto; di quote societarie, per un valore di 104mila euro intestate ad un prestanome di fatto nullatenente di uno dei capi dell'organizzazione, e di una societa' che opera nel campo dell'edilizia, con sede a Gradara; di quote societarie, per un valore di 9.880 euro intestate allo stesso prestanome per conto di una societa' che opera nel campo dell'impiantistica, con sede a Statte.