Premio letterario città di Bari, vincono Montanari e Luzzatto
di Nicola Zuccaro"E' la seconda volta che vengo votato dai ragazzi. Sono felice e al tempo stesso commosso perchè il mio è un libro che parla ai Giovani". Così, a caldo, Raul Montanari commentava il suo successo ottenuto con il romanzo "Strane cose domani", nell'ambito della sezione narrativa per la tredicesima Edizione del Premio Letterario Città di Bari - Pinuccio Tatarella. Edito da Baldini Castoldi e Dalai, il romanzo si ispira ad un fatto realmente accaduto, ossia il ritrovamento presso un parco di Milano del diario di una studentessa iscritta al quinto anno di un liceo scientifico. Dalla lettura del medesimo, e dopo aver contattato la legittima proprietaria del manoscritto, Montanari redige una storia che ha per protagonisti due amanti di una stessa donna. I due non sanno di essere rivali in amore e si innesta così un inconsapevole e invisibile duello sentimentale. Nella graduatoria finale Montanari raccoglieva 110 voti precedendo Marcello Fois - 85 voti - con "Stirpe" (ed.Einaudi), Emanuele Trevi con "Il libro della Gioia Perpetua" (ed. Rizzoli) con 67 voti, Matteo Nucci con 53 voti e autore di "Sono comuni le cose degli amici" (ed.Ponte alle Grazie).
Per la saggistica il premio è andato a Sergio Luzzatto con "Bonbon Robespierre" (ed.Einaudi), che con 121 voti ha preceduto Lucio Villari - voti 97 - autore di " Bella e perduta. L'Italia del Risorgimento". Terzo classificato per Longanesi Editore è stato Riccardo Chiaberge con " Lo scisma" che chiudeva la terna con 66 voti.
Sergio Luzzato unico concorrente assente alla cerimonia di premiazione devolverà in beneficenza la vincita che come da regolamento sarà in denaro. Il Premio Speciale per la Narrativa è andato a Bjon Larsonn con "Otto personaggi in cerca d'autore", mentre per quanto riguarda la menzione speciale Saggistica, sono stati premiati Pasquale Voza e Guido Liguori con "Dizionario Gramsciano" edito da Carocci. L'intensità culturale della serata condotta da Dario Vergassola e da Ileana Sapone e la partecipazione di una popolazione studentesca hanno fortunatamente contribuito a non far avvertire la scarsa presenza del pubblico in ogni ordine di posto all'interno del Teatro Piccinni.
Forse sarebbe il caso di collocare la prossima edizione non nella settimana del fuggi-fuggi per i regali natalizi ma in un altro periodo dell'anno, fatta salva l'eccezione che il premio possa avere una finalità di promozione commerciale per collocare i libri sotto l'albero nell'attuale periodo di tagli alla cultura.