Riforma Gelmini: Bari, studenti incatenati per protesta in giro per la città
BARI. E' previsto per oggi il voto finale in aula del Senato al ddl Gelmini che intende riformare l'universita' e studenti, ricercatori e dottorandi scendono di nuovo in piazza, in tutta Italia, per dimostrare il proprio dissenso. Dopo i cortei che il 14 dicembre scorso, in occasione del voto di fiducia al Governo, hanno travolto Roma, per oggi gli studenti hanno annunciato ''cortei a sorpresa'' assolutamente non violenti.
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Incatenati percorreranno in serata, a Bari, le strade della citta': e' la nuova iniziativa degli studenti dell'Universita' del capoluogo pugliese che hanno indetto una manifestazione in piazza Umberto per manifestare il loro 'no' al ddl Gelmini di riforma dell'Universita'. L'iniziativa simbolica che verra' messa in atto dagli studenti - informa una nota - e' per dire che ''al Governo e alle istituzioni che le idee non si arrestano''.
"NON CI SCORAGGIAMO" - "Non ci scoraggiamo". Un messaggio forte tanto quello che aveva caratterizzato il doppio corteo degli universitari (partito dal polo umanistico e dal polo scientifico) che qualche giorno fa aveva letteralmente mandato in tilt il traffico cittadino e che aveva tentato di bloccare anche la circolazione ferroviaria, quando un gruppo di studenti aveva occupato i binari in prossimità di un passaggio a livello alla periferia di Bari. Proposito poi sventato dalle forze dell’ordine.
"Proveremo a dire alla cittadinanza – si legge ancora nel comunicato diffuso oggi – che abbiamo bisogno di continuare la mobilitazione per manifestare il nostro disagio e le nostre esigenze e per riprendere contatto con la cittadinanza".
Alla vigilia delle manifestazioni programmate per oggi, in occasione dell'esame in Senato della riforma 'Gelmini', il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna rivolge un ''auspicio e un appello'' ai giovani dimostranti ad ''isolare qualsiasi provocazione e ad esprimere democraticamente le ragioni della loro protesta''. Allo stesso tempo, il presidente Introna si rivolge agli esponenti del Governo centrale perche' ''vogliano adottare un atteggiamento distensivo e a prendere in considerazione le motivazioni del dissenso degli universitari, mantenendo un profilo di dialogo all'altezza della civilta' del nostro Paese e delle sue Istituzioni''. Altro auspicio e' che al termine di una ''giornata di dissenso civile e democratico, studenti e lavoratori delle Forze dell'Ordine possano tornare nelle rispettive famiglie a celebrare serenamente le imminenti festivita'''.
L'APPELLO DI INTRONA AL GOVERNO E AGLI STUDENTI - Alla vigilia delle manifestazioni programmate per oggi, in occasione dell'esame in Senato della riforma 'Gelmini', il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna rivolge un ''auspicio e un appello'' ai giovani dimostranti ad ''isolare qualsiasi provocazione e ad esprimere democraticamente le ragioni della loro protesta''. Allo stesso tempo, il presidente Introna si rivolge agli esponenti del Governo centrale perche' ''vogliano adottare un atteggiamento distensivo e a prendere in considerazione le motivazioni del dissenso degli universitari, mantenendo un profilo di dialogo all'altezza della civilta' del nostro Paese e delle sue Istituzioni''. Altro auspicio e' che al termine di una ''giornata di dissenso civile e democratico, studenti e lavoratori delle Forze dell'Ordine possano tornare nelle rispettive famiglie a celebrare serenamente le imminenti festivita'''.
LA PROTESTA - Oggi, a Bari, in coincidenza con la votazione al Senato del disegno di legge 'Gelmini' sull'Universita', studenti, migranti, giovani precari scenderanno in piazza ''per manifestare - e' scritto in una nota degli Studenti baresi in lotta - il loro dissenso contro l'attuale governo e la classe politica tutta ed in particolare contro lo smantellamento del sistema formativo pubblico. L'opposizione reale a questo governo e' nelle piazze: il 14 dicembre a Bari come a Milano, a Roma come a Genova e in tutte le citta' d'Italia le soggettivita' colpite dalle politiche economiche e sociali distruttive di questo come dei precedenti governi hanno deciso di non essere spettatrici del voto parlamentare e di ribellarsi".
"Gli studenti baresi - si legge ancora nella nota - partiranno con un corteo per protestare contro le politiche economiche neoliberiste volte a privatizzare non solo l'istruzione pubblica, ma anche i beni comuni, tra i quali il lavoro, la sanita', l'acqua. Contestiamo le politiche xenofobe e ipocritamente securitarie - proseguono gli studenti - di una classe dirigente che intende sfruttare il lavoro dei migranti e la loro cultura''. Il concentramento e' previsto alle 9.30 in piazza Umberto.
> Decine di studenti di fronte all'Ateneo barese in protesta
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Incatenati percorreranno in serata, a Bari, le strade della citta': e' la nuova iniziativa degli studenti dell'Universita' del capoluogo pugliese che hanno indetto una manifestazione in piazza Umberto per manifestare il loro 'no' al ddl Gelmini di riforma dell'Universita'. L'iniziativa simbolica che verra' messa in atto dagli studenti - informa una nota - e' per dire che ''al Governo e alle istituzioni che le idee non si arrestano''.
"NON CI SCORAGGIAMO" - "Non ci scoraggiamo". Un messaggio forte tanto quello che aveva caratterizzato il doppio corteo degli universitari (partito dal polo umanistico e dal polo scientifico) che qualche giorno fa aveva letteralmente mandato in tilt il traffico cittadino e che aveva tentato di bloccare anche la circolazione ferroviaria, quando un gruppo di studenti aveva occupato i binari in prossimità di un passaggio a livello alla periferia di Bari. Proposito poi sventato dalle forze dell’ordine.
"Proveremo a dire alla cittadinanza – si legge ancora nel comunicato diffuso oggi – che abbiamo bisogno di continuare la mobilitazione per manifestare il nostro disagio e le nostre esigenze e per riprendere contatto con la cittadinanza".
Alla vigilia delle manifestazioni programmate per oggi, in occasione dell'esame in Senato della riforma 'Gelmini', il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna rivolge un ''auspicio e un appello'' ai giovani dimostranti ad ''isolare qualsiasi provocazione e ad esprimere democraticamente le ragioni della loro protesta''. Allo stesso tempo, il presidente Introna si rivolge agli esponenti del Governo centrale perche' ''vogliano adottare un atteggiamento distensivo e a prendere in considerazione le motivazioni del dissenso degli universitari, mantenendo un profilo di dialogo all'altezza della civilta' del nostro Paese e delle sue Istituzioni''. Altro auspicio e' che al termine di una ''giornata di dissenso civile e democratico, studenti e lavoratori delle Forze dell'Ordine possano tornare nelle rispettive famiglie a celebrare serenamente le imminenti festivita'''.
L'APPELLO DI INTRONA AL GOVERNO E AGLI STUDENTI - Alla vigilia delle manifestazioni programmate per oggi, in occasione dell'esame in Senato della riforma 'Gelmini', il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna rivolge un ''auspicio e un appello'' ai giovani dimostranti ad ''isolare qualsiasi provocazione e ad esprimere democraticamente le ragioni della loro protesta''. Allo stesso tempo, il presidente Introna si rivolge agli esponenti del Governo centrale perche' ''vogliano adottare un atteggiamento distensivo e a prendere in considerazione le motivazioni del dissenso degli universitari, mantenendo un profilo di dialogo all'altezza della civilta' del nostro Paese e delle sue Istituzioni''. Altro auspicio e' che al termine di una ''giornata di dissenso civile e democratico, studenti e lavoratori delle Forze dell'Ordine possano tornare nelle rispettive famiglie a celebrare serenamente le imminenti festivita'''.
LA PROTESTA - Oggi, a Bari, in coincidenza con la votazione al Senato del disegno di legge 'Gelmini' sull'Universita', studenti, migranti, giovani precari scenderanno in piazza ''per manifestare - e' scritto in una nota degli Studenti baresi in lotta - il loro dissenso contro l'attuale governo e la classe politica tutta ed in particolare contro lo smantellamento del sistema formativo pubblico. L'opposizione reale a questo governo e' nelle piazze: il 14 dicembre a Bari come a Milano, a Roma come a Genova e in tutte le citta' d'Italia le soggettivita' colpite dalle politiche economiche e sociali distruttive di questo come dei precedenti governi hanno deciso di non essere spettatrici del voto parlamentare e di ribellarsi".
"Gli studenti baresi - si legge ancora nella nota - partiranno con un corteo per protestare contro le politiche economiche neoliberiste volte a privatizzare non solo l'istruzione pubblica, ma anche i beni comuni, tra i quali il lavoro, la sanita', l'acqua. Contestiamo le politiche xenofobe e ipocritamente securitarie - proseguono gli studenti - di una classe dirigente che intende sfruttare il lavoro dei migranti e la loro cultura''. Il concentramento e' previsto alle 9.30 in piazza Umberto.
