"La rivoluzione che nasce in libreria": bagno di folla per Saviano


di Michele Tedesco.
BARI. Ciò che più ha impressionato ieri sera è stato l’ assoluto, inquietante e religiosissimo silenzio che ha fatto da letto a un intenso fiume di parole. Ad ascoltarlo, un migliaio di persone ordinatamente accalcate, divise tra gli spazi interni della libreria Feltrinelli di Bari, e il tratto antistante di strada, interdetto al traffico. Tutto è cominciato in perfetto orario, alle 21.15, con un boato. Un fragoroso, lunghissimo e interminabile applauso ha accolto lo scrittore - giornalista, Roberto Saviano, nonappena è salito sul palchetto allestito all’ interno della libreria, per presentare “Vieni via con me”, la raccolta dei monologhi della riuscitissima trasmissione ideata e condotta con Fabio Fazio. “Il mio sogno meridiano per un’ Italia migliore parte dalla Puglia”. Bari infatti non è stata una scelta casuale. Dopo Milano, Bologna, Pavia, Saviano ha scelto la Puglia, come prima tappa meridionale del tour di presentazione, anche perchè in questa terra ha trovato asilo: “Mi sono rifugiato due volte qui senza che i pugliesi lo sapessero”. Più che un’ ingessata presentazione del libro ( edito da Feltrinelli, dopo la rottura con il gruppo Mondadori ), il giovanissimo napoletano si è raccontato e ha raccontato la speranza di un’ Italia diversa, in cui confidano migliaia di persone. Ha raccontato la storia di chi, per scelta, paga lo scotto di una rivoluzione socio culturale, partorita dalla denuncia di ciò che non è più tollerabile come “normalità”. Saviano può essere considerato un eroe del nostro tempo, un capo popolo armato della parola che diventa azione. Ha invitato tutti a una “sommossa” che in primis nasce nelle librerie. “L’ Italia è stata un’ idea letteraria, si è formata prima nella testa degli scrittori”. Il Petruzzelli, la pizzica, i taralli, il pareggio del Bari col Milan sono stati citati come alcune delle cose per cui vale la pena vivere la Puglia. Tra queste anche la vittoria di Nichi Vendola nelle elezioni regionali del 2010. In fondo, anche il Presidente della Regione, presente all’ evento, come lui, è stato fautore di una sua rivoluzione.