Libia: Anfe Brindisi apre lo sportello di assistenza per familiari connazionali

Pino Trinchera
di Daniele Martini. La situazione in Libia si fa sempre più preoccupante. Per questo motivo, diverse associazioni di volontariato e non solo si stanno dando da fare per mantenere la calma e per dare speranza a coloro che si trovano in quelle zone.
L'Anfe di Brindisi, attraverso il suo presidente Pino Trinchera, si è attivata, riguardo la situazione libica, con l'apertura di uno sportello di assistenza, il quale ha la funzione di accompagnamento e supporto per tutti coloro che vogliono avere delle informazioni relative ai parenti in Libia o anche in altri paesi del mondo.
Nel Brindisino, ed anche nel Leccese, esistono vari casi di famiglie che richiedono informazioni sui loro parenti italiani nel mondo, e quindi l'associazione fa da ponte di supporto e richiesta di informazioni, le quali finora sono state richieste sono relative all'andamento della tensione libica ed alla eventuale richiesta di ritorno dei parenti. La maggior parte di queste informazioni provengono dalla Farnesina.
L'Anfe, ovviamente, si fa garante per il mantenimento della calma e cerca di lanciare messaggi di serenità a coloro che richiedono informazioni sui propri familiari sparsi.
Parlando dell'Anfe, questa è l'Associazione Nazionale per le Famiglie Emigrate ed è nata a cura di Maria Federici nel 1947. Presente in tutto il mondo, in seguito è diventato ente morale e fa parte dell'Unesco. La sua funzione è quella di occuparsi di famiglie di emigranti sia di orgine e sia residenti in altri paesi. Si occupa inoltre di formazione, pratiche di soggiorno e di ricordo delle proprie radici per coloro che si trasferiscono in altre terre.
Per quanti riguarda i riferimenti dell’Anfe di Brindisi, si può chiamare ai numeri 3477945320 o 3288949682 oppure inviare un’email ad anfe.brindisi@tiscali.it.