Taranto, al via progetto di riqualificazione sito archeologico Lido Silvana
di Dario Durante. Un progetto di riqualificazione del sito archeologico di Lido Silvana (marina di Pulsano) è stato redatto dall’associazione culturale Minerva, costituita da un gruppo di professionisti, archeologi e laureandi della facoltà di Beni Culturali dell’Ateneo di Bologna.
IL PROGETTO - Il progetto, che ha già ottenuto il partenariato del comune ionico e della Provincia di Taranto, prevede una campagna di scavo, con relativi rilievi topografici plano-altimetrici e utilizzo di nuove strumentazioni, l’allestimento di un percorso didattico-turistico con pannelli illustrativi, la realizzazione di una passerella sopraelevata per consentire sia l’accesso alla spiaggia che la visione delle strutture ritrovate e la musealizzazione dei reperti con una sezione espositiva e una multimediale all’interno del restaurando convento settecentesco francescano.
L'AREA - Pur in una pessima condizione di conservazione, dovuta in gran parte all’erosione della costa, l’area si estende su un vasto territorio adiacente al mare, nella quale sono visibili alcune strutture murarie, pavimenti e vasche termali in coccio pesto che confermano l’esistenza di un insediamento di epoca romana.
IL PROGETTO - Il progetto, che ha già ottenuto il partenariato del comune ionico e della Provincia di Taranto, prevede una campagna di scavo, con relativi rilievi topografici plano-altimetrici e utilizzo di nuove strumentazioni, l’allestimento di un percorso didattico-turistico con pannelli illustrativi, la realizzazione di una passerella sopraelevata per consentire sia l’accesso alla spiaggia che la visione delle strutture ritrovate e la musealizzazione dei reperti con una sezione espositiva e una multimediale all’interno del restaurando convento settecentesco francescano.
L'AREA - Pur in una pessima condizione di conservazione, dovuta in gran parte all’erosione della costa, l’area si estende su un vasto territorio adiacente al mare, nella quale sono visibili alcune strutture murarie, pavimenti e vasche termali in coccio pesto che confermano l’esistenza di un insediamento di epoca romana.