Bat, nella sesta provincia pugliese il matrimonio lo paga “mammà”

di Nicola Ricchitelli. Sono tanti gli italiani che richiedono un finanziamento per affrontare con serenità questo passo, infatti secondo una ricerca curata da Prestiti.it - il portale che permette di comparare le offerte di finanziarie e istituti di credito per trovare il prestito adatto alle proprie esigenze - ha dimostrato che se in Italia ci si sposa sempre meno la spesa sostenuta è sempre molto importante.
Insomma sposarsi è un impegno economico non indifferente: secondo le ultime statistiche, nel 17% dei matrimoni italiani il costo supera i 30 mila euro e le spese più importanti sono il ricevimento – che mediamente può costare, in funzione della location e del numero di invitati, dai 5 mila ai 10 mila euro – e l’abito della sposa, per il quale bisogna mettere in preventivo una spesa dai 1.500 ai 7 mila euro. In modo particolare nelle regioni meridionali, dove le tradizioni e la simbologia del matrimonio classico sono ancora molto sentite, si richiedono cifre superiori alla media: 19 mila euro in Calabria, 18 mila in Molise e Basilicata, 17 mila in Sicilia e in Campania. In base alla ricerca, in Italia ci si sposa sempre più tardi e la prova è che l’età media di chi richiede un prestito è 38 anni. Chi sceglie un prestito personale per il matrimonio si impegna per cinque anni e, a livello nazionale, sono soprattutto gli uomini a sottoscriverlo. In alcune regioni, si registrano differenze significative: in Puglia la percentuale degli uomini è più alta di ben dieci punti rispetto al valore nazionale (82%), mentre in Sardegna il dato è ribaltato e, nel 60% dei casi, sono le donne a richiedere finanziamenti. Quasi sempre sono gli sposi a farlo, ma secondo Prestiti.it fanno eccezione alcune province dove sono invece i genitori a fare domanda, come accade a Parma, Barletta-Andria-Trani, Campobasso o Caltanissetta.

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