Recensione: Faccio un salto all'Avana

di Giuseppe Defeudis. Lui, Enrico Brignano ("South Kensington", "Un'estate ai Caraibi"), giovane imprenditore travolto da debiti e faccende lasciate in “eredità” dal suo egoista e truffaldino fratello (Francesco Pannofino - "Maschi contro femmine", "Boris"), morto sei anni prima, scopre, per caso, che in realtà il fratellone è vivo e se la spassa in quel di Cuba. Non pensandoci un momento di più, lascia famiglia e gli impegni vari per andarlo a riprendere.
Atterrato all’Avana viene subito adescato per essere truffato da una donna (Aurora Cossio –"Il figlio più piccolo", "La vita è una cosa meravigliosa") ma il caso vorrà che sia strettamente legata al fratello “defunto". Da questo momento una serie di curiose vicissitudini porteranno il malcapitato imprenditore a vivere una nuova vita, molto diversa da quella che aveva affrontato fino a quel momento. Il film di Dario Baldi ("Dall'altra parte della luna") non
presenta alcuna novità rispetto alle solite pellicole che raccontano di storie di un italiano all’estero. Brignano decisamente sottotono e la Cossio simpatica ed al posto giusto.
Voto 5

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