Barletta, speciale amministrative 2011: intervista a Francesco Filannino (Verdi)

di Nicola Ricchitelli. Un saluto a… ospite quest’oggi di Giornale di Puglia Francesco Filannino, candidato al consiglio comunale con la lista dei (Verdi). Una chiacchierata quella con Filannino incentrata in particolar modo sul suo intervento di qualche giorno fa in occasione della presentazione della lista presto il comitato di Via Nazareth in tema di rifiuti e raccolta differenziata.

D:Un saluto a Francesco Filannino, giovane candidato nella lista dei Verdi dal Giornale di Puglia. Signor Filannino, che si parta dalla solita e scontata domanda: quali i motivi della sua candidatura, ma soprattutto cosa ha da dare Francesco Filannino alla politica?

R:«Colgo l'occasione per ringraziare lei ed il suo giornale per l'attenzione che mi prestate, considerando il fatto che poche testate locali danno questa possibilità di espressione ai volti meno noti della scena politica. La mia candidatura nasce dalla voglia di accettare l'ennesima sfida, l'unica plausibile a giustificare qualunque candidatura: offrire il proprio contributo al miglioramento ed alla crescita della città attraverso un confronto civile e responsabile che ponga al primo posto gli interessi dell’intera comunità e non solo di alcune parti di essa, in sintesi, mi piace pensare che la politica sia il mezzo per il raggiungimento del bene comune».

D: Ci riassuma in breve i punti programmatici del suo programma elettorale. Di cosa ha bisogno Barletta per cambiare?

R:«Credo che riassumere le necessità di un’ intera comunità in un programma politico, sottolineo politico e non elettorale, sia impresa non da poco ma proverò ad effettuare una sintesi sperando di non risultare pressappochista. Il programma elettorale del gruppo, quello dei Verdi, affonda le sue radici nella condivisione e nella democrazia partecipata ed è orientato ad armonizzare ambiente, economia e politiche sociali. In altre parole affermiamo che la tutela dell’ambiente sia strettamente correlata al rispetto dell’uomo ed alla difesa del diritto a vivere in un contesto salubre.
La tutela e la promozione ambientale sono strumenti di coesione sociale e la carenza di luoghi di aggregazione e di aree verdi attrezzate porta solo alla negazione della vera essenza dell’uomo che in molti hanno definito essere un “animale sociale”. In ultima analisi, non per importanza, riteniamo che lo sviluppo sostenibile della filiera virtuosa dei rifiuti rappresenti il mezzo per il rilancio occupazionale, dichiarazioni de Il Sole 24 ore fanno espresso riferimento a quanto da noi sostenuto affermando che: “La raccolta differenziata dei rifiuti fa bene all'economia: fa risparmiare materie prime nei processi produttivi, contribuisce a tagliare le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera e soprattutto crea nuovi e qualificati posti di lavoro”. Aggiungo un dato circa 90.000 sono i posti di lavoro creati dal riciclo dei rifiuti».

D:Signor Filannino, interessante il suo intervento in occasione della presentazione dei “Verdi” sulla raccolta differenziata. Le va di approfondire quanto detto in occasione della serata del primo maggio?

R:«Certamente, anche perché in questo periodo elettorale denoto una mancanza quasi totale di proposte serie e concrete. La mia proposta prende spunto dall’esempio di molti comuni virtuosi dove la raccolta differenziata dei rifiuti è stata concretamente connessa al costo economico sostenuto dai cittadini. Vengo al dunque, la proposta si basa sull’incentivazione della raccolta differenziata attraverso la trasformazione della T.A.R.S.U. da tassa a tariffa. L’attuazione passa attraverso la distribuzione di sacchetti personalizzati con codici a barre direttamente collegati all’anagrafica contribuenti, mezzo attraverso cui il virtuosismo dei cittadini verrà premiato con la riduzione dell’onere in base all’impegno profuso. Spetterà poi all’ amministrazione comunale amplificare questo impegno facendo in modo che il rifiuto differenziato sia avviato agli impianti di trasformazione e successivamente rimesso sul mercato per affrontare un nuovo ciclo produttivo, assicurando così alle casse comunali introiti che forse basterebbero a finanziare l’intera macchina amministrativa».

D:Signor Filannino, quanto è importante la preparazione e la competenza in politica? Cosa si sente di dire a qualche ragazzino che presta il suo volto sui manifesti con la presunzione di candidarsi in consiglio comunale?

R:«Credo che la competenza e la preparazione si acquisti anche sul campo con l’impegno e l’amore per i compiti che si vanno ad espletare. Il diritto a candidarsi è di tutti nessuno escluso considerando che non sempre la preparazione e la competenza (ove presente) sono sinonimo di impegno per il raggiungimento del bene comune. Per quanto riguarda la seconda parte della sua domanda credo che i giovani debbano evitare di cadere in facili e frustranti strumentalizzazioni da parte dei “volponi” della politica».

D: Quanto è importante la presenza di un giovane in politica? E cosa può dare un giovane alla politica?

R:«La presenza dei giovani in politica ritengo sia fondamentale per più di un motivo:
Primo, perché i giovani rappresentano il futuro della società.
Secondo, perché chi più di loro sta pagando il conto degli errori, dell’inefficienza e della corruttibilità di chi li ha preceduti alla guida della città?
Terzo, perché è ora che le nuove generazioni si spendano in prima persona nel tentare di garantire un futuro migliore a se stessi rinnovando una classe politica ormai logora ed inadeguata ad affrontare le sfide del presente e del futuro».

D:Signor Filannino, la sfida dei ”Verdi” può dirsi al limite dell’impossibile in termini di numeri, ma quale è stata la risposta della gente nei confronti del vostro progetto?

R:«Le sfide impossibili sono l’anima del progresso in tutti i sensi, i numeri sono dati sterili se non accompagnati da idee lungimiranti e da persone moralmente e politicamente valide.
La nostra prima sfida l’abbiamo già vinta liberandoci dai gioghi che imbavagliano la politica cittadina. La sfida più grande sarà quella di farci conoscere non per quello che siamo ma per le idee e la progettualità che esprimiamo. Per quanto riguarda la reazione della gente, abbiamo avuto molti oppositori al nostro progetto che hanno remato contro attraverso tutti i canali politici e comunicativi fornendo la versione dei fatti che più faceva comodo ai loro interessi e contribuendo a screditare e deridere le nostre scelte, anche all’interno dello schieramento politico in cui ci riconosciamo.
Noi abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità per informare i cittadini e per spiegare la novità e la trasparenza del progetto rispettando tutte le regole morali e civili che dovrebbero disciplinare la competizione elettorale. La nostra integrità morale e politica assieme al rinnovamento che si respira nell’aria della nostra amata città porterà i suoi frutti».

D:Signor Filannino, immagini di doversi trovare dinanzi ad un giovane per spiegare le sue progettualità e quindi la sua candidatura: quale sarebbe la sua risposta nel caso di domanda «Quanto mi dai?».

R:«Risponderei che la politica è fatta di idee, progetti e sacrificio. Il lucro e la compravendita del consenso sono pratiche che rappresentano la negazione stessa della politica ed appartengono alla parte peggiore della politica e della società».

D:Dieci candidati sindaci, ma sarà ben più numeroso l’esercito degli aspiranti al consiglio comunale. Vota al consiglio comunale Francesco Filannino perché?

R:«Le motivazioni sono sintetizzate nel nostro slogan: la politica diventa espressione di valori».