“Spiagge privatizzate per 90 anni e il federalismo dov'è?”

BARI. "Concessioni novantennali per le spiagge, prospezioni petrolifere in mare, in barba ad ogni volontà locale: il Governo nazionale predica federalismo ed applica autoritarismo”. Davanti a scelte come quella sulla privatizzazione degli arenili, per il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna non si può che restare “sconcertati, disorientati, è difficile perfino abbozzare una dichiarazione. Il Governo centrale si fermi una volta per tutte e si conceda una pausa in questa serie di provvedimenti che smentiscono l’autonomia locale, garantita solo a parole e confermano invece che vogliono privatizzare e mercificare tutto, anche i beni comuni della natura e del paesaggio”.
Si tratta, secondo il presidente Introna, degli effetti perversi di un “liberismo solo presunto, che mortifica qualsiasi ipotesi di federalismo, con il Governo che continua a decidere sulla testa di cittadini, territori e istituzioni”.
“Spiagge privatizzate e cementificate? Poco male, in definitiva. A che servono le spiagge se davanti ai litorali più belli si pensa ad allestire mastodonti di metallo e torri di estrazione?”
“La verità è che da una parte questo esecutivo lascia i giovani precari a vita e ipoteca il futuro loro e delle prossime quattro generazioni fino al 2100, dall’altra il ministro Prestigiacomo continua a rendere meno balneabili le acque dell’Adriatico, per estrarre pessimo petrolio”.
“Tutto quanto è eccessivo. Sono conferme alle nostre preoccupazioni - conclude Introna - questo è un Governo che non lavora per il bene degli italiani”