Governo: si accelera sulla riforma fiscale

ROMA. Il governo si prepara alla verifica in calendario martedi' prossimo 21 giugno al Senato e il giorno successivo alla Camera, quando Silvio Berlusconi dovra' spiegare come pensa di arrivare fino alla fine della legislatura nel 2013.

Prima di affrontare il chiarimento parlamentare chiesto dal presidente Giorgio Napolitano per verificare la nuova maggioranza che sostiene l'esecutivo (l'ingresso del gruppo di Iniziativa responsabile), il governo e' intenzionato a chiedere la fiducia gia' oggi o domani alla Camera sul Decreto sviluppo. In questo caso il voto di fiducia, occasione per rifare i conti sui numeri a disposizione del premier a Montecitorio, ci sarebbe o giovedi' o venerdi'.

Proprio sul Decreto sviluppo si sono registrate tensioni all'interno della maggioranza. La commissione Cultura della Camera ha approvato un emendamento, prima firmataria Paola Goisis, capogruppo della Lega in commissione, che da' 40 punti in piu' in graduatoria agli insegnanti residenti nella provincia della scuola nella quale chiedono di lavorare.

Denuncia l'opposizione: e' un modo di aiutare gli insegnanti del nord dalla concorrenza dei colleghi meridionali. Il governo non ha dato parere favorevole sull'emendamento e si e' rimesso alla decisione dell'Aula.

Nel dibattito sulla verifica del 21 e 22 giugno, Pd e Idv sarebbero orientati intanto a non presentare mozioni di sfiducia per evitare di favorire il ricompattamento della maggioranza.

Il Carroccio conferma nel frattempo che domenica prossima, nel suo tradizionale raduno annuale di Pontida, porra' le condizioni programmatiche per il proseguimento della legislatura. Da Pontida verra' lanciata anche la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che chiede il trasferimento di alcuni ministeri al nord.

Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, potrebbe far arrivare oggi o domani sul tavolo di Silvio Berlusconi la sua ipotesi di riforma fiscale, illustrata ieri all'assemblea di Confartigianato: ''Scassare il bilancio pubblico non e' nell'interesse della gente, e' prodotto dell'irresponsabilita'. Credo che pero' sia possibile ridurre il nostro sistema fiscale a cinque imposte e a tre aliquote Irpef''.

L'annuncio del dettaglio della riforma fiscale dovrebbe servire, nelle intenzioni di Tremonti e del Pdl, a disinnescare possibili tentazioni della Lega a staccare la spina al governo. Resta comunque sospesa, in attesa del discorso di Umberto Bossi a Pontida, la strategia su come il governo pensa di reagire al risultato sfavorevole delle elezioni amministrative e al quorum raggiunto nella scadenza referendaria.

Sul fronte dell'opposizione, Pier Luigi Bersani ha fissato a venerdi' 24 giugno la riunione di Direzione del Pd per un confronto di merito sul nuovo scenario politico. Ieri Bersani ha riunito la segreteria del suo partito dove ha riproposto il problema della riforma delle primarie.

E' su questo tema che potrebbero ripresentarsi divisioni all'interno del Pd: se il segretario pensa a candidati unici del proprio partito quando si tratta di scegliere con le primarie del centrosinistra chi candidare come sindaco o presidente di Regione e a restringere la platea dei votanti agli iscritti ai partiti o a un albo degli elettori, i veltroniani insistono sull'idea di primarie ''aperte''.

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