Regione Puglia: Franco Pastore (Gruppo Misto-Psi), chiarezza e coerenza siano la nostra identitĂ culturale e comportamentale
BARLETTA. Riceviamo e pubblichiamo ben volentieri comunicato stampa a firma del consigliere regionale Franco Pastore del Gruppo Misto – Psi.
Il mio presidente Nichi Vendola chiama tutti a mettersi in gioco, ci definisce “persone adulte e vaccinate”, parla di “inadeguatezza delle forme politiche dei partiti” e lui ne conta due che fanno riferimento alla sua persona in regione, Sel e Puglia per Vendola, bene integrati in tale sistema. Vendola parla di polemiche che, da una parte visti i risultati, hanno fatto bene alla maggioranza dall’altra le giudica negative e aggiunge che se fossero tassate saremmo tutti piĂą ricchi e annuncia di voler proseguire con una politica di riforme e con brio. Come esponente del Psi e suo consigliere regionale leggo e ascolto con attenzione e a tratti anche con senso di disorientamento questi concetti, che risultano poco chiari in un contesto in cui predica e condotta, parlare e agire, dire e fare, nella realtĂ risultano essere distanti e incongruenti. Etica e deontologia politiche chiedono coerenza, la stessa che il mio partito da prova di mostrare e avere in ogni atto amministrativo al quale la maggioranza è chiamata, ultimo il provvedimento licenziato in V commissione questa mattina, il Piano regionale stralcio delle bonifiche, con il voto favorevole della maggioranza (8), quello contrario di PdL e Mep (7) e l’astensione dell’UDC. Qual è la scena politica nuova a cui Vendola fa riferimento, chi sono i consiglieri che fanno le “bizze”? Noi del Psi non lo abbiamo mai fatto nĂ© intendiamo impostare sulla polemica e le divisioni il percorso politico amministrativo ma è importante che si rompa il vecchio solito schema secondo il quale i soldati fanno la guerra e i generali incassano la vittoria. Il concetto e la pratica della partecipazione e del coinvolgimento ai quali il presidente ha improntato la sua linea di governo noi li condividiamo e li sposiamo in pieno se fossero piĂą espliciti nella pratica politica quotidiana del governo regionale.
Il mio presidente Nichi Vendola chiama tutti a mettersi in gioco, ci definisce “persone adulte e vaccinate”, parla di “inadeguatezza delle forme politiche dei partiti” e lui ne conta due che fanno riferimento alla sua persona in regione, Sel e Puglia per Vendola, bene integrati in tale sistema. Vendola parla di polemiche che, da una parte visti i risultati, hanno fatto bene alla maggioranza dall’altra le giudica negative e aggiunge che se fossero tassate saremmo tutti piĂą ricchi e annuncia di voler proseguire con una politica di riforme e con brio. Come esponente del Psi e suo consigliere regionale leggo e ascolto con attenzione e a tratti anche con senso di disorientamento questi concetti, che risultano poco chiari in un contesto in cui predica e condotta, parlare e agire, dire e fare, nella realtĂ risultano essere distanti e incongruenti. Etica e deontologia politiche chiedono coerenza, la stessa che il mio partito da prova di mostrare e avere in ogni atto amministrativo al quale la maggioranza è chiamata, ultimo il provvedimento licenziato in V commissione questa mattina, il Piano regionale stralcio delle bonifiche, con il voto favorevole della maggioranza (8), quello contrario di PdL e Mep (7) e l’astensione dell’UDC. Qual è la scena politica nuova a cui Vendola fa riferimento, chi sono i consiglieri che fanno le “bizze”? Noi del Psi non lo abbiamo mai fatto nĂ© intendiamo impostare sulla polemica e le divisioni il percorso politico amministrativo ma è importante che si rompa il vecchio solito schema secondo il quale i soldati fanno la guerra e i generali incassano la vittoria. Il concetto e la pratica della partecipazione e del coinvolgimento ai quali il presidente ha improntato la sua linea di governo noi li condividiamo e li sposiamo in pieno se fossero piĂą espliciti nella pratica politica quotidiana del governo regionale.
