"La Notte della Taranta": un evento a cavallo tra tradizione e innovazione

di Tatiana Acquaviva
MELPIGNANO (LE). Una tradizionale danza, che affonda le sue radici nella Grecia Salentina e ancora oggi fa ballare migliaia di persone. È la “pizzica tarantata”, parte della grande famiglia delle tarantelle, che nel 1797, appare per la prima volta in una testimonianza scritta, per essere stata eseguita dalla nobiltà tarantina, in onore del re Ferdinando IV di Borbone. Già in precedenza però, questa danza era usata a scopo terapeutico da coloro che venivano punti dalle tarantole nei campi, donne soprattutto. A partire dal 1998 quindi, nel mese di Agosto, viene organizzato un coloratissimo Festival, che si conclude con la celebre “Notte della Taranta”, nella cittadina di Melpignano, per celebrare e mantenere viva questa usanza culturale così importante per i salentini.
Quest’anno le manifestazioni prenderanno il via l’11 Agosto, coinvolgendo molti comuni del “tacco dello Stivale”, tra cui Cutrofiano, Soleto e Corigliano, per terminare il giorno 27, con “La Notte della Taranta”, il grande “concertone”, che vedrà l’arrivo di migliaia di spettatori e ospiterà sul suo palcoscenico artisti nazionali e internazionali.
Inoltre, una figura fondamentale per questa importante manifestazione è il cosiddetto “Maestro Concertatore”, che anche per questa quattordicesima edizione, sarà Ludovico Einaudi, già incantatore del pubblico, a livello europeo, con le sue musiche pizzicate. A detta di molti, “La Notte della Taranta” è un evento magico, capace di coinvolgere, stupire, emozionare, ma anche di far assaporare un’ atmosfera che riporta al passato, alla tradizione. Persone di ogni età ballano, si divertono e sorridono per il solo gusto di stare insieme e sentire, almeno per una notte, l’appartenenza comune ad una terra meravigliosa qual’ è la Puglia.