Manovra 2011: voto finale in settimana, opposizione ottiene modifiche
ROMA. La giornata di oggi di Giulio Tremonti inizia alle 8,30 con un incontro presso il ministero dell'Economia con le delegazioni di Regioni, Comuni e Province. Si cerca di smussare il piu' possibile l'opposizione alla manovra economica.
Ieri pomeriggio Tremonti aveva incontrato i capigruppo dell'opposizione al Senato. Giudizio positivo di Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd: ''L'incontro e' andato bene. Alcuni dei pochi emendamenti che presenteremo congiuntamente a tutte le opposizioni e' altamente possibile che siano accolti''.
Queste le possibili modifiche: la mancata indicizzazione delle pensioni si applichera' a iniziare da quelle superiori otto volte il minimo; il bollo sul deposito titoli sara' progressivo ed escludera' i titoli di Stato; i grandi eventi non saranno piu' gestiti dalla Protezione civile e sara' tolto il tetto di un milione per gli appalti che non hanno rilevanza pubblica; allo studio ulteriori tagli ai costi della politica.
Il Pd in particolare ha chiesto di togliere dalla manovra ''tutto cio' che non e' nell'interesse del paese, come le quote latte''. Tema quest'ultimo che incontra pero' il diniego della Lega e sul quale l'accordo si prospetta difficile.
Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, dal Cairo dove e' in visita ufficiale, ha avuto un colloquio telefonico con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, al quale ha ribadito la disponibilita' a garantire tempi rapidi sull'approvazione della manovra riaffermando pero' la contrarieta' di merito che si tradurra' in un voto contrario del suo partito in Parlamento.
Malgrado la mano tesa di Tremonti, Pd, Terzo polo e Idv mantengono infatti il giudizio negativo sulla manovra e voteranno contro domani al Senato. Anna Finocchiaro chiarisce la posizione dell'opposizione: ''Pur non cambiando la nostra valutazione negativa sul decreto, alcune modifiche eliminano gli aspetti piu' vistosi di iniquita'. In tutto cio' ha fatto premio il modo in cui l'opposizione ha mostrato la propria responsabilita' e affidabilita'''.
Il negoziato tra governo e opposizione spiana quindi la strada a tempi rapidissimi di approvazione della manovra.
Dopo il voto del Senato previsto per domani, la Camera dara' il suo si' venerdi' o al massimo sabato mattina per evitare ulteriori speculazioni sui mercati internazionali contro l'Italia alla riapertura delle Borse lunedi' prossimo. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha convocato per oggi alle 12,30 la Conferenza dei capigruppo.
A dettare il calendario d'emergenza e' la scelta di proteggere l'economia nazionale dall'assalto speculativo. Non ci sono precedenti nella storia repubblicana di leggi economiche votate in tempi cosi' stretti. Il principale regista di questa accelerazione e' stato il presidente Giorgio Napolitano, che in un comunicato si dice compiaciuto per l'accoglimento del suo monito a fare presto. E' lui che ha premuto perche' governo e opposizione prendessero atto della situazione di pericolo per l'economia nazionale.
Ieri pomeriggio Tremonti aveva incontrato i capigruppo dell'opposizione al Senato. Giudizio positivo di Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd: ''L'incontro e' andato bene. Alcuni dei pochi emendamenti che presenteremo congiuntamente a tutte le opposizioni e' altamente possibile che siano accolti''.
Queste le possibili modifiche: la mancata indicizzazione delle pensioni si applichera' a iniziare da quelle superiori otto volte il minimo; il bollo sul deposito titoli sara' progressivo ed escludera' i titoli di Stato; i grandi eventi non saranno piu' gestiti dalla Protezione civile e sara' tolto il tetto di un milione per gli appalti che non hanno rilevanza pubblica; allo studio ulteriori tagli ai costi della politica.
Il Pd in particolare ha chiesto di togliere dalla manovra ''tutto cio' che non e' nell'interesse del paese, come le quote latte''. Tema quest'ultimo che incontra pero' il diniego della Lega e sul quale l'accordo si prospetta difficile.
Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, dal Cairo dove e' in visita ufficiale, ha avuto un colloquio telefonico con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, al quale ha ribadito la disponibilita' a garantire tempi rapidi sull'approvazione della manovra riaffermando pero' la contrarieta' di merito che si tradurra' in un voto contrario del suo partito in Parlamento.
Malgrado la mano tesa di Tremonti, Pd, Terzo polo e Idv mantengono infatti il giudizio negativo sulla manovra e voteranno contro domani al Senato. Anna Finocchiaro chiarisce la posizione dell'opposizione: ''Pur non cambiando la nostra valutazione negativa sul decreto, alcune modifiche eliminano gli aspetti piu' vistosi di iniquita'. In tutto cio' ha fatto premio il modo in cui l'opposizione ha mostrato la propria responsabilita' e affidabilita'''.
Il negoziato tra governo e opposizione spiana quindi la strada a tempi rapidissimi di approvazione della manovra.
Dopo il voto del Senato previsto per domani, la Camera dara' il suo si' venerdi' o al massimo sabato mattina per evitare ulteriori speculazioni sui mercati internazionali contro l'Italia alla riapertura delle Borse lunedi' prossimo. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha convocato per oggi alle 12,30 la Conferenza dei capigruppo.
A dettare il calendario d'emergenza e' la scelta di proteggere l'economia nazionale dall'assalto speculativo. Non ci sono precedenti nella storia repubblicana di leggi economiche votate in tempi cosi' stretti. Il principale regista di questa accelerazione e' stato il presidente Giorgio Napolitano, che in un comunicato si dice compiaciuto per l'accoglimento del suo monito a fare presto. E' lui che ha premuto perche' governo e opposizione prendessero atto della situazione di pericolo per l'economia nazionale.
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