Sfruttamento della prostituzione: 17 arresti a Taranto
TARANTO. Una operazione contro il caporalato e lo sfruttamento della prostituzione, denominata 'Dacia', e' in corso da parte dei carabinieri nei territori di Castellaneta e Ginosa, in provincia di Taranto. Sono impegnati circa 70 militari del Comando provinciale e del 6° Elinucleo elicotteri di Bari.
LE INDAGINI - Le indagini della Compagnia di Castellaneta hanno interessato il 'mercato nero' della zona occidentale della provincia. Gli sfruttatori hanno reclutato e indotto in schiavitu' con gravi minacce numerosi immigrati rumeni, costretti ad accettare le regole imposte (anche richieste di natura sessuale). Finora sono state eseguite 17 misure cautelari.
LE IPOTESI DI REATO - Le ipotesi di reato configurate sono 'associazione per delinquere finalizzata alla commissione del reato continuato di estorsione aggravata', 'sfruttamento e favoreggiamento dell'attivita' di meretricio' ed 'esercizio non autorizzato di attivita' di somministrazione di lavoro' con il coinvolgimento di persone italiane e straniere.
GIRO D'AFFARI DI 500MILA EURO - Gli inquirenti hanno calcolato un giro di affari mensile di circa 500 mila euro derivante dall'intermediazione e dalla somministrazione abusiva di manodopera.
Dal 2007, quando e' cominciato il monitoraggio della situazione da parte dei carabinieri della Stazione di Ginosa, fino a oggi, gli indagati sono stati multati piu' volte a sensi della Legge 'Biagi'. Nell'ultimo biennio si sono verificati atti incendiari e danneggiamenti ai danni dei mezzi delle rispettive 'famiglie', da considerarsi segnali di astio tra i gruppi che preludevano ad una vera e propria lotta per l'egemonia del mercato clandestino della manodopera agricola.
STASI (FLAI-CGIL) - Per il segretario generale della Flai Cgil d Taranto, Salvatore Stasi, il blitz compiuto questa mattina dai carabinieri a Castellaneta e Ginosa contro lo sfruttamento della manodopera nelle campagne e della prostituzione ''svela una parte di quel marcio e lo mette sotto la lente d'ingrandimento delle responsabilita' politiche, sociali ed istituzionali del territorio''. Sono circa 17 gli arresti effettuati dai militari. Colpita una banda italo-rumena.
''Avevamo documentato l'ignobile tratta delle donne - aggiunge - quello che non mi vergogno a definire come schifoso mercimonio di carne che coinvolge ragazze provenienti prevalentemente dall'Est europeo e giovani uomini non comunitari che dopo le 21 di sera abbiamo piu' volte incontrato per le strade desolate delle campagne tra Ginosa e Castellaneta in cerca di viveri o di danaro da guadagnare in cambio di chissa' quali prestazioni. Ora il tavolo sulla legalita' in campagna, piu' volte richiesto dalla nostra organizzazione sindacale al Prefetto di Taranto Carmela Pagano, non si puo' piu' rimandare''.
LE INDAGINI - Le indagini della Compagnia di Castellaneta hanno interessato il 'mercato nero' della zona occidentale della provincia. Gli sfruttatori hanno reclutato e indotto in schiavitu' con gravi minacce numerosi immigrati rumeni, costretti ad accettare le regole imposte (anche richieste di natura sessuale). Finora sono state eseguite 17 misure cautelari.
LE IPOTESI DI REATO - Le ipotesi di reato configurate sono 'associazione per delinquere finalizzata alla commissione del reato continuato di estorsione aggravata', 'sfruttamento e favoreggiamento dell'attivita' di meretricio' ed 'esercizio non autorizzato di attivita' di somministrazione di lavoro' con il coinvolgimento di persone italiane e straniere.
GIRO D'AFFARI DI 500MILA EURO - Gli inquirenti hanno calcolato un giro di affari mensile di circa 500 mila euro derivante dall'intermediazione e dalla somministrazione abusiva di manodopera.
Dal 2007, quando e' cominciato il monitoraggio della situazione da parte dei carabinieri della Stazione di Ginosa, fino a oggi, gli indagati sono stati multati piu' volte a sensi della Legge 'Biagi'. Nell'ultimo biennio si sono verificati atti incendiari e danneggiamenti ai danni dei mezzi delle rispettive 'famiglie', da considerarsi segnali di astio tra i gruppi che preludevano ad una vera e propria lotta per l'egemonia del mercato clandestino della manodopera agricola.
STASI (FLAI-CGIL) - Per il segretario generale della Flai Cgil d Taranto, Salvatore Stasi, il blitz compiuto questa mattina dai carabinieri a Castellaneta e Ginosa contro lo sfruttamento della manodopera nelle campagne e della prostituzione ''svela una parte di quel marcio e lo mette sotto la lente d'ingrandimento delle responsabilita' politiche, sociali ed istituzionali del territorio''. Sono circa 17 gli arresti effettuati dai militari. Colpita una banda italo-rumena.
''Avevamo documentato l'ignobile tratta delle donne - aggiunge - quello che non mi vergogno a definire come schifoso mercimonio di carne che coinvolge ragazze provenienti prevalentemente dall'Est europeo e giovani uomini non comunitari che dopo le 21 di sera abbiamo piu' volte incontrato per le strade desolate delle campagne tra Ginosa e Castellaneta in cerca di viveri o di danaro da guadagnare in cambio di chissa' quali prestazioni. Ora il tavolo sulla legalita' in campagna, piu' volte richiesto dalla nostra organizzazione sindacale al Prefetto di Taranto Carmela Pagano, non si puo' piu' rimandare''.
