Turismo: è boom Puglia, Salento si conferma al top
![]() |
| Ostuni tra le mete più gettonate anche per il 2011 |
CRESCITA TURISTICA CONTINUA - In effetti se nel 2010 c'e' stata una fase di crescita del turismo in Puglia, circa il 4,1% in piu' di presenze, attestata peraltro dal documento annuale sull'economia elaborato dalla sede di Bari della Banca d'Italia, per il 2011 si puo' prevedere un sostanziale mantenimento di quelle posizioni, senza cali vistosi ne' aumenti eclatanti, a quanto evince dai dati registrati da Federalberghi Puglia nei primi mesi dell'anno, interessanti anche per capire il processo di destagionalizzazione del settore.
Si deve tenere conto del fatto che quest'anno il periodo primaverile, con gli attesi 'ponti', e' stato penalizzato da un calendario non favorevole (feste civili del 25 aprile e del 1° maggio sovrapposte alla Pasqua e alla domenica) a cui si sono aggiunte condizioni climatiche avverse. Non e' escluso quindi che i risultati possano migliorare nel corso dei mesi estivi.
"AUMENTATI STRANIERI, SALENTO LOCOMOTIVA" - ''I dati di arrivi e presenze del 2010 - spiega all'Adnkronos il vicepresidente di Federalberghi Bari, Francesco De Carlo - parlano di una fase di crescita. Sono aumentati gli stranieri, altro dato importante. Poi ci sono le peculiarita' territoriali. Tra le aree che si difendono meglio ci sono il Salento, la Valle d'Itria e parte del Gargano, in particolare Vieste. Per il 2011 il nostro piccolo osservatorio registra un mantenimento: non ci sono cali vistosi, alcune localita' sono ancora in crescita''.
''Occorre considerare pero' - continua - che gli alberghi ormai da anni stanno attuando politiche di incentivazione. Non si lavora piu' sui prezzi alti, la competizione e' diventata forte anche nei mesi di punta. La gente non ha grandi disponibilita' economiche. Anche gli stranieri, che prima avevano una propensione alla spesa molto piu' alta, adesso fanno piu' calcoli. Alcuni mercati ricchi come quello russo e cinese - sottolinea De Carlo - sono ancora marginali in Puglia e sono legati a eventi occasionali''.
De Carlo sottolinea quanto sarebbe importante conoscere in tempo utile i dati definitivi dei primi mesi dell'anno proprio per calibrare meglio le politiche turistiche. ''I dati aggiornati sul 2011 noi li abbiamo chiesti alle Apt e agli Iat - sottolinea - ma non sono ancora disponibili perche' devono essere valutati e approvati dagli uffici competenti per essere interpretati nel modo giusto''.
Le variabili e i fattori, infatti, sono tanti. Le presenze o gli arrivi in quanto tali non si trasformano necessariamente in crescita economica e di occupazione. ''E' un processo importante quello della valutazione - prosegue De Carlo - ma se questi dati vengono forniti a ottobre perdono di interesse. Diventa solo un rendiconto. Sarebbe invece utile accedere almeno ai dati del primo quadrimestre per capire come sta andando. Noi albergatori siamo abituati a fornire i dati alle Apt all'inizio del mese successivo''. Speriamo che con l'Aret, la nuova struttura regionale per il turismo - afferma - venga istituito un osservatorio, come chiediamo da anni, che studi questi flussi. Non basta sapere quanti sono gli arrivi e le presenze ma vanno capiti i periodi in cui si muovono, la provenienza, l'eta' ecc. Ci possono essere dei picchi legati a eventi particolari che possono trarre in inganno ma che non sono significativi in termini economici''.
SALENTO INNOVATIVO - Per Godelli ''e' necessario rendere piu' rapide le rilevazioni statistiche. Le difficolta' e i ritardi dipendono sia dal nostro sistema di raccolta dati, che stiamo cercando di innovare tecnologicamente, sia dalla scarsa attenzione da parte degli albergatori. Spero in qualche passo avanti gia' da quest'anno''. Si registra anche qualche progresso per quel che riguarda uno degli obiettivi che la Regione si era posto: la destagionalizzazione del turismo. ''Il Salento e' riuscito a dare un'idea innovativa della Puglia, non legata esclusivamente al mare, e quindi ad allungare la stagionalita''', spiega De Carlo. ''Si potrebbe tuttavia fare di piu': gli operatori di quel territorio hanno denunciato che molte manifestazioni si svolgono tutte nei mesi classici, gia' piene di eventi. Non c'e' un incentivo per invogliare i turisti ad andare nel Salento anche ad ottobre o ad aprile''. E infatti proprio nei mesi di punta sono previste manifestazioni come la Notte della Taranta (ad agosto) e Italia Wave Love festival (a luglio). ''Il mese di luglio - rileva De Carlo - va un po' 'spinto' perche' anche quest'anno non si prevede il tutto esaurito, pure nelle localita' di mare. E' una cosa che non riusciamo a spiegarci. Sui nostri territori bisognerebbe avere ogni due o tre mesi degli eventi importanti in grado di richiamare un turismo diverso, con una capacita' di spesa differente. Ad esempio Alberobello e il suo territorio, cresciuto dal 2009 al 2010 del 20% di presenze - aggiunge - non lavora tanto sul mese di agosto quanto intorno ai periodi piu' importanti anche perche' riesce ad attirare mercati diversi come quello giapponese, inglese, tedesco''.
