Rapina in un bar di Campi Salentina: nei guai due giovani
di Dany Martini. Due misure cautelari sono state eseguite ieri sera dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina a carico di altrettanti giovani del posto: Giuseppe Russo (classe 1983, elemento con una lunga serie di precedenti di polizia per furto, rapina, resistenza a Pubblico Ufficiale, oltre che in materia di armi e stupefacenti) e Pasquale De Michele, 23 anni, qualche piccolo precedente di polizia più che altro per reati contravvenzionali). Il tutto in relazione a una rapina a mano armata tentata poco dopo la mezzanotte
del 25 giugno scorso. Due giovani con volti travisati si presentarono nel locale per rapinarne l’incasso. Uno dei due entrò nel bar, pistola in pugno, contando sul fattore-sorpresa per impadronirsi del registratore di cassa; il complice, invece, si fermò sulla soglia per coprirgli le spalle. Il blitz, però, fallì proprio sul più bello per la reazione di uno dei titolari, che tentò di bloccare il rapinatore armato ingaggiando con lui una breve colluttazione; questi riuscì infine a divincolarsi e a darsi alla fuga con il complice per le stradine circostanti, lasciando però per terra la cassa e il relativo contenuto. Immediatamente intervenuti, i carabinieri del Norm
ritrovarono la pistola (giocattolo, ma privata del tappo rosso) abbandonata sotto un’auto parcheggiata nelle vicinanze. Inoltre l’abbigliamento, la tecnica di assalto, il fatto che uno dei due rapinatori evidenziasse dei tatuaggi - consentirono di far convergere sospetti su determinati malviventi di Campi, noti alle Forze dell’Ordine. Sono cominciate così le indagini condotte dell’Aliquota Operativa,che da ieri sera si trovano . E da ieri entrambi sono sottoposti a misure cautelari: il primo in custodia cautelare in carcere, il secondo agli arresti domiciliari. Sono difesi dagli avvocati Michele Palazzo e Francesco Tobia Caputo.
del 25 giugno scorso. Due giovani con volti travisati si presentarono nel locale per rapinarne l’incasso. Uno dei due entrò nel bar, pistola in pugno, contando sul fattore-sorpresa per impadronirsi del registratore di cassa; il complice, invece, si fermò sulla soglia per coprirgli le spalle. Il blitz, però, fallì proprio sul più bello per la reazione di uno dei titolari, che tentò di bloccare il rapinatore armato ingaggiando con lui una breve colluttazione; questi riuscì infine a divincolarsi e a darsi alla fuga con il complice per le stradine circostanti, lasciando però per terra la cassa e il relativo contenuto. Immediatamente intervenuti, i carabinieri del Norm
ritrovarono la pistola (giocattolo, ma privata del tappo rosso) abbandonata sotto un’auto parcheggiata nelle vicinanze. Inoltre l’abbigliamento, la tecnica di assalto, il fatto che uno dei due rapinatori evidenziasse dei tatuaggi - consentirono di far convergere sospetti su determinati malviventi di Campi, noti alle Forze dell’Ordine. Sono cominciate così le indagini condotte dell’Aliquota Operativa,che da ieri sera si trovano . E da ieri entrambi sono sottoposti a misure cautelari: il primo in custodia cautelare in carcere, il secondo agli arresti domiciliari. Sono difesi dagli avvocati Michele Palazzo e Francesco Tobia Caputo.
