“Un saluto da Giornale di Puglia a… Filippo Tramontana”: l’intervista al giornalista nerazzurro di 7 Gold
di Nicola Ricchitelli. Prima di tutto un giornalista, un bravo giornalista. Poi ci sono quei connotati che rendono distinguibili le persone nell’ordinaria normalità della massa. “Un saluto da Giornale di Puglia a…Filippo Tramontana”, l’intervista al giornalista nerazzurro di “7 Gold”. Sicuramente uno dei più talentuosi giornalisti della carta stampata e del giornalista televisivo, lui, Filippo Tramontana – giornalista della nota trasmissione televisiva “Diretta Stadio” dell’emittente televisiva lombarda 7 Gold – veste e si leva con una naturalezza disarmante le vesti del tifoso e del giornalista. Tra i volti più amati – assieme ad Elio Corno e Tiziano Crudeli – con Tramontana si è dibattuto soprattutto di Inter, non mancando qualche cenno alla carriera giornalistica ed ai momenti più belli fin qui vissuti.
D: Un saluto da Giornale di Puglia al giornalista Filippo Tramonta. Filippo, per un giornalista sportivo dichiararsi tifoso significa precludersi la strada ad essere un buon giornalista?
R:«Un saluto a voi! No non penso. Dipende da che tipo di giornalismo si vuole fare o in che contesto si è inseriti. Io ho la fortuna di seguire la mia squadra del cuore e di raccontarne le gesta
senza preclusioni o limitazioni di sorta. Mi reputo fortunato. L’affetto della gente è la dimostrazione che si può essere giornalisti-tifosi senza per questo rinunciare all’obiettività nei giudizi!»
D:Filippo, come inizia la tua carriera? Quante le soddisfazioni fin qui raccolte? Quali i momenti che hanno rischiato di comprometterne il proseguo?
R:« Il mio inizio è con Telenova nel 2002, oltre alla Tv ho lavorato in radio e con alcuni siti internet e agenzie stampa. Ovviamente le soddisfazioni migliori le ho avute a 7Gold. Ho potuto raccontare anni di Inter vincenti. La cronaca della finale di Champions tra Inter e Bayern in
diretta dall’Arena di Milano davanti a 12000 tifosi impazziti non la dimenticherò mai. Quel ricordo mi rimarrà sempre nel cuore!»
D:Filippo, da interista quale il ricordo più bello che conservi? Vi sarà un'altra Inter vincente come quella di Mourinho?
R:« Beh scontato parlare del 22 maggio 2010. La Champions dopo 45 anni in un anno dove si è conquistato il Triplete!Spero che un’altra Inter del genere arrivi presto!».
D: Quanto ti manca Mourinho? Vi sarà mai un suo ritorno?
R:« Mou manca molto a tutti gli interisti ma l’Inter deve andare avanti. Crediamo in Gasperini, lasciamolo lavorare e i risultati arriveranno! Mou? Penso che un giorno non troppo lontano tornerà…».
D: Che voto dai alla campagna acquisti dell’Inter?
R:«Per ora non eccelso, vendere Eto’o è stato un duro colpo. Forlan è un campione ma ha 32
anni, la rosa va svecchiata. Credo nella società e nei suoi programmi ma per ora il voto al mercato nerazzurro non può che essere basso…».
D: Filippo, si parla tanto di giovani, ed ecco che in queste ore ad Appiano gentile sta per arrivare Diego Forlan – 32 anni,gli stessi di Diego Milito, due scarpe d’oro, una coppa Uefa, una Supercoppa Europea, una Coppa America, ed una Premier con il Manchester United, oltre ad un ingaggio di 4 milioni di euro – quale la tua opinione su questa operazione, ma soprattutto quanto serve Forlan all’Inter?
R:«Forlan come valore assoluto non si discute ma tocca a Gasperini inserirlo nel contesto Inter con una squadra ancora in costruzione. Milito, Pazzini e Forlan sono prime punte serve ancora un esterno veloce e dal piede buono, Alvarez ha queste caratteristiche ma mi sembra ancora acerbo!».
D: Filippo, se non avessi fatto il giornalista che strada avrebbe preso la tua vita?
R:« Non ne ho idea…qualcosa da fare l’avrei trovata!».
D: Tra tanti colleghi qual è quello a cui sei particolarmente legato? Quale quello che a fatica non riesci ad incrociare per strada?
R:«Domanda a cui non si può rispondere. Diciamo che ho trovato qualche buon amico ma anche qualcuno da cui stare lontano!».
D: Filippo, piccola curiosità: hai piu fans tu o Tiziano Crudeli? Nelle tue esultanze quanto ci sei e quanto ci fai?
R:« Non direi di avere dei fans, piuttosto gente che apprezza quello che faccio e che si immedesima nelle sensazioni che provo durante le partite. Sentire l’affetto e la stima della gente è importantissimo ti da la misura della bontà del tuo lavoro! Tiziano è un amico e una persona fantastica per questo il suo seguito è meritatamente grandissimo! Io sono come mi si vede, a volte anche troppo, non ci faccio mai non ne sarei capace, ci sono sempre!!».
D: Il rimpianto che non vorresti mai avere un giorno quando smetterai di fare il giornalista se smetterai?
R:« Spero di non smettere e spero di non averne mai».
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