Usa declassati per il debito: G7 a consultazione

WASHINGTON. Per la prima volta nella sua storia, l'agenzia di rating Standard&Poor's ha abbassato il giudizio di rating sul debito Usa: dalla classica tripla A che e' il top del giudizio ad AA +. La tempesta e' in pieno svolgimento e la crisi economica internazionale sara' oggetto - stando a quanto apprende l'Agi - di un colloquio telefonico, lunedi' prossimo, tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il colloquio e' previsto nel pomeriggio.
Per gli Usa e' il primo declassamento dalla AAA ricevuta da Moody's nel 1917 e da quella ricevuta da S&P nel 1941. Alle 24 ora italiana alti funzionari dei ministeri delle Finanze dei G7 terranno una conference call per discutere della crisi in atto negli Usa e nell'Eurozona. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg.
Rabbia mista a sgomento all'interno dell'amministrazione Obama che adesso si trova con il triste primato di essere il primo governo nella storia statunitense che ha visto un abbassamento del giudizio di rating sul debito del Paese (una decisione che puo' minare ancor piu' la fiducia degli investitori). "Una sentenza viziata da un errore da 2mila miliardi di dollari parla da se'", ha tagliato corto un portavoce del Tesoro. Anche questo botta-e-risposta segna una 'prima volta' nei rapporti con S&P: non e' era mai dato che l'amministrazione criticasse apertamente la sua capacita' di comprensione del sistema politico statunitense. Il Tesoro Usa ha discusso per tutto il pomeriggio di venerdi' con gli uomini di S&P, tentando di convincerli che le prospettive del debito sovrano siano migliori di quanto appaiano a prima vista, ma non sono riusciti nell'intento.
Il presidente Usa Barack Obama, dopo il downgrade del debito sovrano operato da S&P, esorta il Congresso ad impegnarsi "al di la' delle divergenze politiche" per rafforzare la ripresa economica e realizzare un credibile programma fiscale a lungo termine.
E da Pechino arrivano severe critiche agli americani. La Cina ha "adesso ogni diritto" di chiedere che gli Usa affrontino i loro problemi di debito: questa la prima reazione ufficiale del governo di Pechino alla notizia del declassamento dell'affidabilita' del debito statunitense da parte dell'agenzia di rating, Standard&Poor's. Lo si legge in un commento pungente affidato all'agenzia ufficiale Xinhua.
Con una punta di acidita', il governo del 'gigante asiatico' osserva che il governo di Washington deve ora affrontare seriamente una "dolorosa" realta': "Sono ormai finiti i bei tempi in cui poteva tirarsi fuori dai guai da lui stesso causati accendendo prestiti a tutto spiano". E poi l'affondo: "La Cina, il piu' grande creditore dell'unica superpotenza al mondo, ha tutto il diritto ora di richiedere agli Stati Uniti di affrontare i problemi strutturali del debito e garantire la sicurezza degli asset in dollari della Cina", si legge nel commento in lingua inglese. "Per curare la dipendenza dai debiti, gli Stati Uniti devono ristabilire il principio del buon senso, ovvero che non si deve vivere al di sopra dei propri mezzi".