Un Milan di rimonta per la sua sesta Supercoppa italiana

di Nicola Zuccaro. E' stata la classica gara dai due volti nella quale le due contendenti per la Supercoppa Italiana, Milan e Inter, hanno brillato per metà in termini di giuoco nel cielo stellato di Pechino. Dinnanzi a circa 80.000 spettatori e in terra cinese è andato in onda il primo derby milanese che è coinciso con l'assegnazione del primo trofeo italiano dell stagione sportiva 2011-12. Quest'ultimo poteva essere dell'Inter che passando in vantaggio al 22' con una punizione calciata dal solito Snjder dimostrava per quanto visionato nei primi 45' di potersi aggiudicare la Supercoppa anche alla luce dei rapidi scambi che vedevano come principali attori lo stesso Snjder e Alvarez, uno dei migliori in campo assieme al giovane Faraoni. Così non è stato nei restanti 45', nel corso dei quali il Milan è uscito allo scoperto avendo la meglio sui cugini nerazzurri per cinismo, rapidità di contropiede e concretezza in termini sia mentali che di organizzazione del gioco. Le reti di Ibrahimovic e di Boateng racchiudono queste qualità espresse dai rossoneri all'Olimpico di Pechino. Al di là del risultato, Milan e Inter hanno sostanzialmente garantito, per il gioco espresso, lo spettacolo in campo pur non lesinando qualche fallosità che, per quanto tipica del e nel derby, anticipa quella che sarà la replica fra 12 giorni al San Nicola di Bari per l'undicesima edizione del Trofeo Tim che vedrà impegnata oltre alle due milanesi anche la nuova Juventus di Antonio Conte.