Anche Fitch declassa l'Italia

ROMA. (GUARDA IL VIDEO) Dopo i declassamenti di Standard & Poor's e quello di Moody's, oggi arriva anche il downgrade da parte dell'agenzia di rating Fitch che ha tagliato il giudizio all'Italia da AA- ad A+. E' conseguenza, secondo Fitch, della "esitazione iniziale" del governo italiano nel rispondere al contagio della crisi nell'eurozona. Esitazione che ha portato, secondo l'agenzia, a "erodere la fiducia del mercato sulla capacita' dell'Italia a navigare nella crisi".
Il giudizio di Fitch si somma all'allarme lanciato dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi sulla situazione dei giovani in Italia.
"Le prospettive di reddito delle nuove generazioni sono piu' che mai incerte - ha dichiarato Draghi - si stanno sprecando risorse preziose, stiamo mettendo a repentaglio non solo il loro futuro ma quello del paese intero". Intanto nei mercati, la giornata di oggi ha visto le borse riflettere le attese per le decisioni degli ispettori della troika sulla situazione della Grecia.
I principali indici, dopo un avvio lento, hanno fatto un balzo in avanti dopo i dati positivi sull'occupazione negli Stati Uniti per poi chiudere poco sopra la parita'. A brillare Piazza Affari con il Ftse Mib che ha guadagnato l'1,29% allungando il passo grazie ai dati positivi degli istituti di credito. Bene anche Madrid che ha chiuso a +1,08%.
Leggeri guadagni anche sulla borsa di Londra (+0,23%) nonostante le pesanti perdite registrate dai titoli bancari britannici dopo l'annuncio del taglio di rating per 12 istituti di credito da parte di Moody's. Sul fronte della crisi delle banche, il presidente della Commissione Europea, Barroso ha reso noto che la proposta per la ricapitalizzazione potrebbe essere presentata gia' nei prossimi giorni e ha sottolineato l'importanza di un'azione a livello europeo. Intanto, dopo voci di dissidi fra Parigi e Berlino sui dettagli del piano, arrivano smentite dal ministro delle Finanze francese. "Non ci sono divergenze franco-tedesche. La nostra posizione non e' diversa da quella della Germania", ha affermato. Una smentita che giunge a due giorni dall'incontro che si terra' a Berlino fra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy. Il ministero delle Finanze francese ha ammesso che alcune banche transalpine hanno bisogno di ricevere finanziamenti e che gli stati europei devono coordinarsi per determinare tempi e modalita' di una ricapitalizzazione. A questo proposito il ministero parigino precisa che iniezioni di capitale da parte degli stati verso il sistema bancario devono essere considerate come interventi di ultima istanza e che gli istituti devono, in primo luogo, ricercare le risorse al proprio interno e poi rivolgersi ai mercati.

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