Aumento Tarsu a Pulsano: la protesta di Sel

di Dario Durante. La pronuncia del Tar contro l’aumento della Tarsu operata dal Comune di Pulsano a partire dall’anno 2007 ha scatenato la reazione del circolo di Sinistra, Ecologia e Libertà che reclama la restituzione delle somme versate dai cittadini invitandoli a presentare «le richieste di rimborso direttamente all’ufficio protocollo della casa comunale per bloccare in primis i termini di prescrizione».

In effetti, l’amministrazione di centrodestra ha proposto appello dinanzi al Consiglio di Stato di Roma scegliendo, però, di non richiedere la sospensione cautelare dell’efficacia della sentenza impugnata: se fosse confermata la sentenza di primo grado, il comune dovrebbe restituire ai contribuenti una cifra vicina ai tre milioni di euro.

In attesa del pronunciamento dell’organo costituzionale romano (previsto tra tre o quattro anni), gli avvocati Soggia e Mappa, estensori del ricorso al Tar, proporranno dei “ricorsi pilota” presso la Commissione Tributaria provinciale al fine di ottenere il giusto risarcimento di un diritto cioè la restituzione dei soldi ai contribuenti.

«La privatizzazione della gestione della nettezza urbana – accusa il segretario di Sel Emiliano D’Amato – non ha portato a un miglioramento nel servizio ma ha solo aumentato i costi provocando un indebitamento del comune verso la società Lombardi Ecologia».

Un debito che si aggira attorno ai 450mila euro annuali e che viene utilizzato dalla società «come ricatto sistematico verso l’amministrazione comunale non pagando gli stipendi e le indennità ai propri dipendenti ogni volta che vuole batter cassa».

Per tali motivi, il circolo Sel, oltre a schierarsi accanto ai 25 lavoratori della nettezza urbana, chiede di far partire subito la raccolta differenziata in modo da ridurre quanto più possibile i costi dello smaltimento dei rifiuti ed evitare il futuro pagamento dell’eco-tassa regionale.

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