Sondaggio: per il 75% dimissioni premier opportune
Dopo le dimissioni di Berlusconi, sarà compito di Giorgio Napolitano scegliere la soluzione da adottare per uscire al più presto dalla crisi politica ed istituzionale. L'opinione pubblica appare divisa tra chi condivide la prospettiva di un Esecutivo di transizione guidato da una personalità super partes e chi ritiene preferibile invece un ritorno alle urne.
In base alla disaggregazione per intenzioni di voto, più propensi alle elezioni appaiono oggi i simpatizzanti della Lega, ma soprattutto gli elettori dell’IDV di Di Pietro e di Sinistra Ecologia e Libertà di Vendola, nella convinzione – condivisa anche da quasi un elettore su due del PD - che il Centro Sinistra potrebbe oggi prevalere nettamente, in termini di consenso, su PDL e Lega, determinando una radicale svolta politica nel Paese.
“La percentuale di chi auspica un autorevole Governo di transizione, guidato da Mario Monti, sta crescendo nelle ultime ore – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento -; tra le ragioni prevalenti, il 61% ribadisce l’urgenza di un piano credibile per la crescita del Paese e la riduzione del debito, sostenendo che l’Italia non può permettersi adesso i tempi di una campagna elettorale. L’Esecutivo di larghe intese dovrebbe inoltre, secondo il 40% degli intervistati, cambiare la legge elettorale, restituendo ai cittadini – conclude Pietro Vento - la possibilità di scegliere, con le preferenze o i collegi uninominali, i propri rappresentanti in Parlamento”.
Nota metodologica - L’indagine, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone, è stata condotta dal 7 al 9 novembre 2011, per il programma Otto e Mezzo de LA7, dall’Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS, su un campione di 1.002 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Approfondimenti e metodologia completa su: www.demopolis.it
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