Cosa dirà domani Napolitano agli italiani

ROMA. Dopo la conferenza stampa di ieri del premier Monti, tocca domani al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fare il punto sulla situazione politica nel tradizionale discorso di fine anno che verra' trasmesso in tv alle 20, 30 a reti unificate. Il capo dello Stato parlerà con la tradizionale autorevolezza sulla situazione economica, sui sacrifici chiesti al paese con la recente manovra e sulle prospettive che attendono l'Italia e l'Europa.

Napolitano e' stato del resto il regista politico che sottolineando in piu' occasioni la gravita' della situazione economica ha favorito la formazione dell'attuale governo tecnico guidato da Monti. Quest'ultimo, nella sua conferenza stampa di fine anno, parlando del capo dello Stato, ha sottolineato come ''cosi' eloquentemente e semplicemente ha interpretato il senso dell'unita' nazionale''. Napolitano molto probabilmente ribadirà nel suo discorso, come ha fatto piu' volte nell'ultimo periodo, che la situazione resta estremamente critica e che è paragonabile solo con quelle degli anni del dopoguerra e della minaccia terroristica. Da qui il suo probabile rinnovato appello alla coesione sociale e nazionale che passa dall' equita' dei sacrifici chiesti agli italiani e dal senso di responsabilita' di partiti, istituzioni e parti sociali.

Gia' lo scorso 20 dicembre, in occasione del tradizionale scambio di auguri al Quirinale con le massime autorita' dello Stato, Napolitano ha difeso la scelta di affidare il mandato di formare il nuovo governo a Monti, evitando cosi' le elezioni anticipate e favorendo la convergenza attorno a decisioni difficili e impegnative. ''La democrazia non e' sospesa'', ha detto in quella occasione rispondendo alle critiche di chi vede nell' attuale esecutivo una sorta di commissariamento della politica e della fisiologia del confronto parlamentare tra partiti. Il presidente della Repubblica, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe fare anche il bilancio del 2011, anno che ha ricordato il 150* anniversario dell' unita' d'Italia.