Tragedia Barletta: arrestato titolare e dipendenti impresa appaltatrice

BARLETTA. Quattro arresti per il crollo della palazzina di Barletta in cui due mesi fa persero la vita cinque donne. I poliziotti del commissariato di Barletta e i carabinieri della Compagnia di Barletta, diretti della Procura della Repubblica di Trani, hanno eseguito quattro ordinanze di arresti domiciliari e un provvedimento interdittivo dell'esercizio di una professione a carico di altrettante persone che dovranno rispondere a vario titolo di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni.

Si tratta del titolare e di due dipendenti dell'impresa appaltatrice dei lavori di demolizione dell'area confinante con l'edificio crollato, del titolare dell'impresa di costruzioni proprietaria dell'area su cui sarebbe dovuto sorgere il nuovo stabile e dell'architetto, progettista nonche' direttore dei lavori. Contestualmente i militari della Gdf del Gruppo di Barletta stanno notificando invito a rendere interrogatorio davanti al gip per l'eventuale applicazione di successivi provvedimenti interdittivi nei confronti di P.U. della locale amministrazione comunale che dovranno rispondere - a vario titolo - delle condotte omissive dagli stessi poste in essere in occasione della suddetta sciagura.

INTERROGATORI ANCHE PER TECNICI COMUNALI - Ai tecnici comunali indagati per il crollo della palazzina di Barletta e' stato notificato un invito a rendere interrogatorio davanti al Gip per l'eventuale applicazione di provvedimenti interdittivi: sono accusati a vario titolo di condotte omissive attuate quando erano state segnalate avvisaglie di cedimento. I pubblici ufficiali indagati sono il dirigente del settore edilizia del Comune di Barletta, Francesco Gianferrini; l'ingegnere e il geometra dell'ufficio tecnico comunale che fecero il sopralluogo, Rosario Palmitessa e Roberto Mariano, e il vigile Giovanni Andriolo.

PREFETTO: FORTE RISPOSTA STATO - ''La risposta della 'squadra Stato' a quanto accaduto a Barletta il 3 ottobre scorso e' stata forte e repentina e quegli striscioni subito dopo i funerali, che chiedevano giustizia e verita', le stesse richieste avanzate dal capo dello Stato, Napolitano, sono stati importanti''. Lo ha detto il prefetto di Barletta, Carlo Sessa, nel corso della conferenza stampa nella Procura di Trani sugli arresti per il crollo di via Roma.

VENDOLA: ARRESTI PRIMA RISPOSTA A DOMANDA VERITA' - ''La svolta nelle indagini sul crollo della palazzina di Barletta rappresenta una prima importantissima risposta a quella domanda di verita' e giustizia che, con straordinaria civilta', l'intera comunita' barlettana ha espresso in tutte queste settimane''. Cosi' il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commenta la notizia relativa a quattro persone poste agli arresti domiciliari nell'ambito delle indagini sul crollo della palazzina che in via Roma a Barletta il 3 ottobre scorso provoco' la morte di cinque donne.