Cassano: “E ora”, a Bari meno politica, più amministrazione
BARI. "C'è un accento di troppo: non “E' ora”. Noi preferiremmo “E ora”. E ora Bari aspetta i lavori, sempre annunciati, del nuovo lungomare di San Girolamo. E ora Bari non sa più che fine abbia fatto il progetto per la rivisitazione di via Sparano e dell'intero Murattiano. E ora Bari spera che quelle orrende fioriere poste in via Argiro siano sostituite con un arredo urbano degno. E ora Bari attende il rilancio del quartiere San Paolo e quello di Japigia, di Enziteto, di Ceglie e Loseto. E ora Bari spera in ospedali in cui si possa dignitosamente essere curati".A riferirlo il vicecapogruppo Pdl, Massimo Cassano.
"E ora Bari - prosegue Cassano - si chiede perché il cantiere per il nuovo ponte sull'Asse Nord Sud procede a rilento, e vuol sapere perché basta un temporale per rendere impraticabili i sottopassaggi. E ora Bari sogna che tutti i siti storici (ipogei, chiese rupestri etc) non siano più trattati da discariche. E ora Bari pretende la progettazione di opere che possano dare un senso a periferie tanto adulate in campagna elettorale, quanto poi sistematicamente abbandonate a se stesse.
Poi ci sono gli “e ora” dei baresi: E ora i baresi chiedono di vivere in un città più sicura, una città in cui attraversare una piazza non diventi una scommessa con la vita. E ora i baresi temono che i clan malavitosi possano riappropriarsi di fette sempre più ampie di territorio. E ora i baresi si accorgono che vivono in una città buia, deserta, depressa. E ora i baresi notano che le grandi strade del commercio, un tempo anime della “city del Sud”, sono ormai piene di locali vuoti, in affitto, con saracinesche abbassate. E ora i baresi guardano al loro bilancio famigliare con sempre più terrore. E ora i baresi sanno che il futuro dei propri figli quasi certamente sarà lontano da questa città. E ora Bari, E ora i baresi chiedono meno politica, più amministrazione", conclude Cassano.