
BARI. “È una vergogna! Siamo di fronte ad un pasticcio all’italiana che la dice lunga sulla confusione che spesso al giorno d’oggi regna sovrana nella gestione della cosa pubblica, i cui effetti negativi si ripercuotono inevitabilmente sulla collettività ”. Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, è sconcertato per il caso del carcere di Spinazzola. “Stiamo assistendo ad un imbarazzante cortocircuito della pubblica amministrazione che coinvolge il Ministero della giustizia, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) e il provveditorato regionale – aggiunge Mennea –, producendo un doppio spreco di denaro pubblico e la mancata riapertura dell’istituto penitenziario di Spinazzola, che, prima della sua inopinata dismissione, era considerato una struttura-modello per l’ottima gestione, il personale qualificato, il rispetto della dignità dei detenuti e i progetti di reinserimento sociale di questi ultimi. Ho visitato due volte quel carcere e in entrambe le occasioni mi è sembrato che funzionasse tutto perfettamente. Non sta a me giudicare gli aspetti tecnici, ma è certamente singolare che solo ora emergano carenze strutturali di cui non si era mai avuta traccia in passato e soprattutto dopo il parere favorevole del Dap alla riapertura dell’istituto e l’impegno formale assunto dal governo Monti in questo senso”.
“Questa situazione paradossale rappresenta un grave problema né di destra né di centro o di sinistra, ma del territorio, di cui la politica e le istituzioni devono farsi carico con impegno e senso di responsabilità – sottolinea l’esponente democratico –. Rivolgo un appello al sindaco di Spinazzola, Nicola Di Tullio, affinché convochi un consiglio comunale straordinario monotematico invitando i rappresentanti politici e istituzionali del territorio in modo da approdare ad una mozione in cui si faccia fronte comune per ottenere la riapertura dell’istituto. Non vorrei che, mentre il sistema penitenziario italiano è al collasso e il carcere di Trani è sul punto di scoppiare a causa del sovraffollamento, nel caso della struttura di Spinazzola si stiano accampando mille pretesti per evitarne la riapertura”.